Ancora un nulla di fatto in Assemblea regionale siciliana. Un nulla di fatto previsto e prevedibile perchè nonostante  il Parlamento siciliano abbia riaperto i battenti il 14 giugno dopo la lunga pausa per consentire la campagna elettorale per le amministrative, in otto giorni di lavori non ha ancora proceduto ad approvare un solo documento, sia anche minore.

All’ordine del giorno, anche oggi, ben dieci provvedimenti. Si comincia dalla legge che autorizza la fusione fra Cas e Anas per costituire un nuovo soggetto a controllo pubblico per la gestione di tutte le strade siciliane (e conseguente imposizione del pedaggio), per continuare con il disegno di legge collegato alla finanziaria che contiene tutti i provvedimenti che non sono stati trattati in sede di legge di stabilità a maggio. Ma ci sono in coda disegni di legge di ogni sorta e natura che vanno dall’istituzione di nuovi parchi archeologici in Sicilia alla legge sulle terme e sulle cure termali, dalla legge voto sulle minoranze linguistiche al riconoscimento delle attività artistiche da strada e ancora codice etico, demasnio e trazzere, norme sui disturbi dell’apprendimento. Insomma di tutto un po’.

Ma nonostante le cose da fare l’Ars non fa proprio nulla. La legge per la fusione Cas – Anas rimane bloccata perchè priva dei conti economici di accompagnamento. Insomma nessuno ha pensato di verificare quanto costa in fase di prima applicazione, se è legge di spesa o se priva di intervento e tante altre questioni di analoga natura certamente nons econdaqrie visto che non può essere approvata per legge nessuna norma priva di copertura finanziaria.

Lo scontro, dunque, passa sul collegato alla Finanziaria. Le opposizioni hanno chiesto un ulteriore stralcio per approvare alcune norme più importanti ed urgenti di altre. un accordo cbhe era stato raggiunto in conferenza dei capiogruppo ma dopo la maggioranza ci ha ripensato riportando tutto al testo originale. Insomma il collegato o si fa per intero o non se ne fa nulla.

“Le commissioni devono ancora esprimere alcuni pareri. Rinvio dopo rinvio passano le settimane, senza che le difficoltà della nostra terra siano in alcun modo affrontate – dice il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone -la maggioranza ha probabilmente anticipato le vacanze estive, lasciando ancora una volta sul tappeto le emergenze”.

“Delle due una – dice ancora Falcone a BlogSicilia – o si vuole fare la manovra per intero per inserire norme improponibili e indigeribili come potrebbe essere quella sulle promozioni in massa dei dipendenti regionali che si è già tentato di far passare, oppure si vuole bloccare tutto e non fare più nulla”

“la verità è che ormai gli esponenti della maggioranza passano la notte a fare piani in vista delle elezioni regionali, si scontrano fra loro in un gioco di potere e non pensano alla Sicilia. Abbiamo 100 milioni di euro disponibili pe ri cantieri lavoro, solo per fare un esempio, ma sono lì bloccati. Non vengono spesi. eppure potremmo migliorare la qualità della vita dei nostri centri, realizzare intevrenti di decoro urbano e portare lavoro dove c’è esigenza. Invece resta tutto bloccato. Viviamo in una terra che Bankitalia ha identificato bene denunciando che il Pil precipita mentre Crocetta e i suoi vivono nel Paese delle meraviglie”.

Forza Italia, per parte sua, tenta di portare a casa almeno la legge  sulle province “La Sicilia è pronta a cancellare il pericoloso pasticcio pensato e legiferato da Rosario Crocetta e dal Pd, una norma sbagliata e fortemente peggiorativa. Un ravvedimento della maggioranza che, seppure con grave ritardo, tornerà a dare voce al popolo. Gli eletti, potendo vantare una legittimazione popolare, potranno meglio incidere nelle politiche territoriali a favore dei cittadini, a partire da quelli più deboli”.

Per tentare di uscire dall’impasse la Presidenza dell’Ars oggi taglia una parte del collegato  che passa, così, da 89 a 71 articoli. Gli articoli in questione, però sono cassati solo provvisoriamente. Si tratta di 18 articoli, stralciati, alcuni dei quali avevano ricevuto il parere contrario delle commissioni di merito nei giorni scorsi. Tra questi anche le norme in materia di personale regionale, come aveva già indicato la conferenza dei capigruppo. Ma il contenuto del collegato potrebbe essere alleggerito ulteriormente se la quarta commissione Territorio e Ambiente non esprimera parere entro martedi’ 27 giugno su altri 24 articoli.

Tutto ulteriormente rinviato, dunque, di una settimana

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