Un workshop su “La Commedia dell’Arte” per giovani attori selezionati ripercorrendo le tappe della formazione artistica di Giovanni Grasso.

Si svolgerà a partire da oggi fino a lunedì 8 maggio, nell’ambito del progetto “Art to be actor – The experience of Giovanni Grasso” e sarà condotto da Ferruccio Merisi e Claudia Contin “Arlecchino” (Scuola sperimentale dell’attore di Pordenone – compagnia Hellequin).

Il workshop, ultimo fra i tre previsti dal progetto, è rivolto agli attori scelti per il laboratorio teatrale diretto da Marcello Cappelli e Lucia Sardo che a fine luglio porterà in scena uno spettacolo ispirato alla vita dell’attore catanese che influenzò i grandi del Teatro nel Novecento.venerd’

Venerdì 5 maggio, alle 17 nell’Auditorium Giancarlo De Carlo dell’ex Monastero dei Benedettini, Ferruccio Merisi e Claudia Contin “Arlecchino” saranno i protagonisti di un incontro pubblico, aperto a tutti, incentrato sempre sul tema “La Commedia dell’Arte”.

Ferruccio Merisi ha inserito le ricerche sulla Commedia dell’Arte nel contesto linguistico-strutturalista sull’arte dell’attore contemporaneo. Ha diretto e scritto, dal 1976 ad oggi, oltre cento spettacoli, specializzandosi, anche a partire da testi classici, nella drammaturgia “popolare di ricerca”, con molta passione sia per il teatro della parola sia per quello del corpo, spesso tendendo ad unire i due aspetti con risultati inediti. A questa prospettiva vanno ascritte le sperimentazioni nel campo della Commedia dell’Arte, costruite in stretta collaborazione con Claudia Contin “Arlecchino”.

Claudia Contin, sempre più conosciuta a livello internazionale come Arlecchino e come maestra di Commedia dell’Arte, esperta di teatro orientale, è titolare anche di originali ricerche sperimentali per nuovi linguaggi d’attore. Conosciuta e amata in tutto il mondo come Arlecchino, è di fatto la prima donna ad interpretare con continuità sin dal 1987 il ruolo maschile di una delle Maschere più famose ed amate della Commedia dell’Arte italiana. È autrice di testi teatrali e di saggi teorici, tradotti in quattro lingue. Insieme a Ferruccio Merisi ha costruito una propensione alla didattica, alla codificazione e alla trasmissibilità delle competenze, che la rende un “Maestro” molto seguito e amato.