La difesa di uno degli ultimi ambienti naturali non ancora sfruttati dall’uomo, il pericolo incombente del riscaldamento globale, la sensibilizzazione verso i temi della sostenibilità ambientale e del cambiamento climatico, la dialettica tra natura e civiltà.

Sono questi gli argomenti attorno a cui ruota la mostra Artico. Ultima frontiera in programma dal’1 luglio al 31 agosto al Complesso Monumentale dello Steri a Palermo.

Si tratta di immagini in bianco e nero di grande formato, di tre maestri del reportage, quali Ragnar Axelsson (Islanda, 1958), Carsten Egevang (Danimarca,1969) e Paolo Solari Bozzi (Roma, 1957) esposte nella Chiesa di Sant’ Abate all’interno del complesso monumentale dello Steri Palazzo Chiaramonti-Steri

A fronte di una segnalazione di Aldo Premoli è stato Vittorio Sgarbi a percepire immediatamente l’importanza di un’esposizione del genere.

“Dopo aver visto le foto di questa mostra esposte alla Triennale a Milano” Racconta Premoli “ho pensato che un lavoro tanto interessante non dovesse essere precluso alla visione di altri spettatori, in altri luoghi nel nostro Paese.Ora con le manifestazioni legate a Palermo capitale della Cultura e contemporaneamente Manifesta 12 l’occasione si è presentata” Aldo Premoli è milanese di nascita ma vive da alcuni anni in Sicilia. Giornalista e scrittore, columnist di Artribune, blogger di Huffington Post ha una vasta esperienza nel settore dell’arte contemporanea. “Ho esposto l’idea a Sgarbi, allora Assessore ai Beni Culturali della Regione Sicilia, che subito ha fatto sua l’idea. L’ha poi rielaborata sino farla divenire l’Edizione zero dello Steri Photo Festival un progetto che debutterà con la prima edizione nel 2019. Ma in questo caso è il lavoro di tre straordinari reporter che danno forza all’esposizione”.

La rassegna guarda a un’ampia regione del Pianeta, che comprende la Groenlandia, la Siberia e l’Islanda. Ma apre uno spaccato particolarmente intenso sulla vita della popolazione Inuit – costretta ad affrontare, nella loro esistenza quotidiana, le difficoltà di un ambiente ostile.

Proprio le popolazioni Inuit sono al centro della ricerca di Ragnar Axelsson, in viaggio tra Groenlandia e Siberia racconta di villaggi ormai scomparsi, di intere comunità ridotte a due soli anziani che resistono in una grande casa scaldando una sola stanza; racconta di mestieri che nessuno fa più.

Carsten Egevang partendo da una formazione accademica in biologia che lo ha portato dal 2002 al 2008 a vivere in Groenlandia e a studiare la fauna ovipara della regione artica, ha saputo documentare con la sua macchina fotografica la natura selvaggia e la tradizionale vita delle popolazioni Inuit.

Paolo Solari Bozzi espone qui il frutto del suo viaggio, effettuato nel 2016, sulla costa orientale della Groenlandia, nel quale ha visitato i suoi pochi villaggi, riportando la quotidianità di una popolazione che ha scelto di vivere in un ambiente difficile. Il reportage di Paolo Solari Bozzi è stato pubblicato nel 2017, nel volume di fotografie Greenland into White (Electa Mondadori), in edizione italiano/inglese.

La mostra sarà visitabile al Sant’Antonio Abate – Complesso Monumentale dello Steri dal 1 luglio fino al 2 settembre.
Orari di apertura al pubblico
Dal lunedì al venerdì, 10.00-13.00 e 16.00- 18.00
sabato, 10.00-13.00
domenica, chiusura
Ingresso gratuito