“Oggi ci sentiamo molto vicini alla Sicilia perché anche nella storia degli Stati Uniti si sono succedute diverse ondate migratorie. Anzi, il nostro Paese non sarebbe diventato ciò che è oggi, se non avesse accolto popoli e culture diverse, inclusi i tanti siciliani che nel corso dei secoli hanno contribuito ad arricchire la società americana”.
Con queste parole la Console Generale degli Stati Uniti per il Sud Italia, Mary Ellen Countryman, plaude all’iniziativa promossa dall’Associazione Mosaic – Mediterranean Center for Integration onlus, in collaborazione con Fablab Palermo, e che ha ricevuto il sostegno della Missione Diplomatica Americana in Italia.
Grazie a questa iniziativa, dal 18 al 20 gennaio 2017, presso il Centro Salesiano Santa Chiara, Piazza Santa Chiara 11, Palermo, 15 giovani stranieri parteciperanno a un workshop pomeridiano sull’artigianato digitale che permetterà loro di acquisire competenze informatiche di base, e imparare ad utilizzare la stampante digitale 3D per la fabbricazione di oggetti artigianali. Questi i Paesi da cui provengono i 15 giovani partecipanti: Costa D’Avorio, Gambia, Ghana, Guinea, Nigeria. Tra loro anche un giovane palermitano di origini mauriziane.
Durante il workshop interverrà anche Gabriella Mirto, nota a Palermo per il suo lavoro artistico nel settore dell’artigianato tradizionale siciliano, che mostrerà ai giovani migranti le tecniche decorative di base della tradizione artigianale siciliana. Il Workshop si inserisce nell’ambito di una serie di iniziative finalizzate al sostegno dell’integrazione culturale e sociale dei migranti e alla prevenzione dei fenomeni di marginalizzazione e radicalizzazione.
“I nostri Paesi – aggiunge la Console Generale Countryman, che ha già visitato il Centro Santa Chiara lo scorso settembre – saranno più disposti ad apprezzare la presenza di immigrati se riusciranno a considerarli una risorsa che, a lungo termine, potrà creare una società più forte e un’economia più prospera. Per questo abbiamo pensato che fosse importante sostenere l’iniziativa dell’associazione MOSAIC, e ci auguriamo che i giovani coinvolti in questo workshop potranno presto mettere a frutto le conoscenze acquisite in questi tre giorni.”
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