La figlia di una mamma single è stata esclusa dalla graduatoria degli iscritti per l’anno scolastico appena iniziato di un asilo nido comunale di Palermo. Ma il Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana, ribaltando il precedente pronunciamento del Tar, ha emesso un’ordinanza con cui ordina al Comune di ‘ammettere’, con riserva, la bambina.

Secondo i giudici, infatti, il regolamento comunale per la formazione delle graduatorie degli asili nido non ha tenuto adeguatamente in considerazione la normativa regionale quadro che tiene conto delle esigenze delle famiglie mononucleari, nonché della tempestività della impugnazione di esso da parte di esclusi in ragione di presupposti di fatto insorti (come per l’odierna appellante) dopo l’adozione di quel regolamento. La donna è stata rappresentata dagli avvocati Christian Conti e Milena Chiovaro.

“Non vi è dubbio – si legge nell’ordinanza del Cga – che il Regolamento degli asili nido adottato dal Comune di Palermo, limitando di fatto la priorità di accesso nei tassativi casi elencati al n.4 dell’art.6, pregiudica, in contrasto con la su citata legge regionale, il diritto dei minori ‘semplicemente’ figli di madre nubile”.