“Condivido l’allarme lanciato dal ministro Provenzano, ma rischia di arrivare tardi se il Governo non passerà rapidamente ai fatti attivando immediatamente le risorse disponibili e rivolgendo il proprio intervento non solo alle imprese ma anche ad una vastissima platea sociale ridotta allo stremo dalle misure anti-virus”.

Lo dice Claudio Fava, presidente della Commissione antimafia dell’Assemble Regionale Siciliana he negli episodi di disperazione, nei tentativi di assalto ai supermercati e nelle avvisaglie di tensione sociale ravvisa anche un’altra serie di rischi importanti e di pericoli di infiltrazione della criminalità.

Il riferimento non è soltanto alle 20 famiglie che da Lidl hanno fatto la spesa e poi tentato di passare alle casse senza pagare ma anche ai tanti gruppi Facebook e WhatsApp che incitano alla rivolta, che sembrano organizzare assalti e alle notizie in possesso delle forze dell’ordine che hanno ritenuto di schierare reparti a protezione dei grandi supermercati temendo il peggio.

Non si può ,però, mettere pattuglie in tutte le rivendite e dunque i negozi più piccolo ora come ora sono i più esposti anche agli assalti lampo da parte di singoli nei confronti di chi esce dal market con la spesa e ne viene derubato

“Le periferie del Sud, soprattutto delle aree più depresse, stanno diventando autentiche polveriere sociali. I sindaci, troppe volte lasciati soli, non possono fronteggiare questa emergenza senza strumenti adeguati e senza l’aiuto concreto della Regione e dello Stato” aggiunge con preoccupazione il parlamentare.

“Sempre più evidente – continua Fava- è il rischio che le mafie approfittino della situazione utilizzando la loro liquidità per costruire un vero e proprio welfare criminale tra usura e corruzione. Anche gettando benzina sul fuoco della disperazione”.

Un allarme che fa il paio con un altro problema relativo ai rincari a volte ingiustificati altre volte dovuti alle difficoltà di reperire alcune merci fresche. Rincari sui quali da oggi vigila anche uno speciale nucleo della forestale siciliana incaricato dal Presidente della Regione

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