Nonostante le rassicurazioni della classe politica, a 15 giorni dall’inizio dell’anno scolastico gli studenti disabili che frequentano le scuole siciliane rischiano ancora di non poter prendere parte alle lezioni. Quindi i 1500 assistenti a i disabili licenziati con la Finanziaria bis da stamattina hanno ripreso le azioni di protesta e stanno presidiando palazzo Comitini, sede della città metropolitana di Palermo, in attesa di incontrare il sindaco Leoluca Orlando.
Oggi, infatti proprio a palazzo Comitini, il sindaco metropolitano dovrebbe affrontare la questione dei servizi di assistenza agli studenti disabili nella scuole tra cui l’igienico-personale per cui i precari si battono dal mese di giugno.
Si attende infatti la ripresa dei lavori all’Ars al rientro dalle ferie (il 13 settembre), per procedere all’approvazione della legge che contiene le variazioni di bilancio. Uno degli articoli stabilisce l’abrogazione dell’articolo 10 della Finanziaria bis e quindi il reintegro dei 1500 assistenti igienico personali per gli studenti disabili. Un comma dell’articolo, inoltre, prevede lo stanziamento di 1,5 milioni di euro che servono al pagamento le retribuzioni e a coprire le spese per il trasporto degli studenti disabili, anche se per un paio di mesi soltanto.
Nel frattempo uno dei rappresentanti sindacali dello Slai Cobas ha ottenuto rassicurazioni dall’assessore regionale alla Funzione pubblica, Luisa Lantieri, sulla convocazione del tavolo tecnico, che doveva tenersi subito dopo Ferragosto, per programmare il futuro del settore dell’assistenza agli studenti disabili in Sicilia, che è da sempre gestito con provvedimenti tampone.
“Gli assistenti hanno ripreso la lotta – spiega lo Slai Cobas Palermo – come già annunciato la scorsa settimana e non si fermano vari i fronti della battaglia. L’ufficio scolastico regionale non ha bloccato i corsi illegittimi dei collaboratori scolastici (che se rimane in vigore l’articolo 10 della Finanziaria bis dovranno occuparsi delle funzioni degli assistenti ai disabili, ndr)”.
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