“Minchia, minchia, minchia, ma questa è un’idea grandiosa…” Disperati per essere stati sommersi dalla cartelle esattoriali, due agguerriti antieroi decisi a riscattare tutti gli “attassati” d’Italia dalle vessazioni di “Equitù”, dedicono di fare un “colpo”.  Per rapinare i loro “debiti”. Matranga e Minafò hanno presentato il loro secondo film, “Gli attassati”, a Blogsicilia Incontri con Massimo Minutella.

Lo slang siciliano

Attassati nello slang siciliano significa sfortunati, ma in questo caso il termina assume anche il senso ulteriori di sommersi dalle tasse. Cosa che capita un po’ a tutti gli italiani. Presentando il film realizzato dal duo comico palermitano, Massimo Minutella ha “invocato” un intervento del Ministro Salvini, un intervento nel segno del “condono”. Tra ironia e senso del reale, il tema della pressione fiscale è sicuramente in cima alla lista dei pensieri degli italiani. Così, come si suol dire, il film di Matranga e Minafò casca a fagiolo. Dopo le anteprime dei primi di agosto a  Palermo e Catania,  “Gli Attassati” è disponibile alla visione sulla piattaforma Prime a partire dal prossimo 31 agosto.

La storia

Il film racconta la storia degli abitanti di una piccola cittadina dispersa nel Sud, già messi in ginocchio dalla crisi economica e dalla pandemia, improvvisamente sommersi dalle cartelle esattoriali da “Equitù”. Dietro alla “tassazione illecita”, in realtà, si cela il sindaco, uomo cinico e corrotto, disposto a tutto pur di appianare il bilancio comunale e conquistare la poltrona di segretario all’interno del suo partito.

Le “vittime” degli esattori

Tra le vittime degli esattori capitanati dal temibile direttore di “Equitù”, detto lo sceriffo, anche Toni, squattrinato rappresentante di guanti e mascherine, ed Emanuele, bizzarro hair-stylist per cani. I due, mentre si trovano in fila negli uffici di “Equitù”, scoprono di essere legati a quella salatissima cartella esattoriale per mancati adempimenti del salone di bellezza per cani di Emanuele, di cui Toni risulta essere proprietario a seguito di un’eredità lasciata dalla nonna defunta.

Da perfetti sconosciuti, i due diventano complici nell’unica via d’uscita possibile per loro e per tutti gli “attassati” del loro paese: intrufolarsi nella sede di “Equitù” per rubare e far sparire tutte le copie delle loro cartelle esattoriali e con esse anche i loro debiti. Oltre 90 minuti di divertimento firmati Matranga e Minafò.

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