Il quartiere Kalsa di Palermo è stato nuovamente teatro di atti di vandalismo. Due panchine, donate tempo fa dalla Sicily By Car di Tommaso Dragotto, sono state trovate completamente distrutte a piazza Carlo Maria Ventimiglia, davanti l’oratorio dei bianchi e la chiesa santa Maria dello Spasimo, luogo frequentato da turisti. A denunciare l’accaduto è Antonio Nicolao, vicepresidente della prima circoscrizione e promotore delle iniziative di riqualificazione del quartiere.

“Questa mattina ho fatto una scoperta davvero amara – afferma Nicolao, visibilmente deluso – le due panchine, che con tanto impegno avevamo chiesto per donare un po’ di decoro alla Kalsa, sono state completamente distrutte. Qualcuno, evidentemente infastidito dalla loro presenza, ha deciso di colpirle con violenza, riducendole in pezzi.”

L’installazione delle panchine

Le sedute erano state installate in seguito a una giornata di pulizia e cura del territorio, simbolo di un piccolo, ma significativo, passo verso la rinascita del quartiere. Il gesto vandalico, però, rappresenta un duro colpo non solo per chi si è speso per migliorare l’area, ma per l’intera comunità che quelle panchine le viveva quotidianamente.

“Quelle panchine – continua Nicolao – erano molto più che semplici arredi urbani. Rappresentavano la speranza di potersi fermare in uno spazio pulito, accogliente, degno di una città che vuole rialzarsi. Erano il segno che, con l’impegno e la collaborazione, si può cambiare. E invece oggi ci troviamo di fronte all’ennesimo atto vile e gratuito, che mortifica la città e chi prova a migliorarla.”

La sparizione delle panchine di legno e la successiva donazione della Sicily By Car

La storia delle panchine donate alla piazza Carlo Maria Ventimiglia, nel cuore della Kalsa, sembra purtroppo non essere una novità. Già anni prima, infatti, alcune panchine in legno erano state vittime di atti di vandalismo e furti che avevano gettato nel dolore e nella delusione chi cercava di migliorare il quartiere.

Antonio Nicolao aveva già avviato anni fa un’iniziativa simile, destinando arredi urbani e piante per riqualificare un’area che versava in uno stato di degrado. Tuttavia, dopo poco tempo, quelle stesse panchine sparirono nel nulla.

Oggi, con la recente bonifica della piazza e il collocamento di nuove panchine donate, la storia si ripete.