L’addizionale Irpef a Palermo aumenta così come aumenta anche la tassa rifiuti. Ma si tratta di aumenti contenuti. Per quel che riguarda l’Irpef parliamo di un adeguamento di pochi centesimi che in un anno vale qualche euro. Per la Tari l’aumento è stabilito dall’Autorità ma il Comune di Palermo ha usato i soldi della tassa di soggiorno per “limitare il danno” ai cittadini. resta alta l’evasione anche se la situazione migliora e ci sono palermitani che si presentano volontariamente a pagare le tasse comunali. Infine lo stadio per il quale la convenzione è pronta ma ci vorranno due anni per il progetto di adeguamento dell’impianto che dovrà essere realizzato al massimo entro 15 anni. Questa ed altre notizie ce le ha raccontate l’assessore comunale al bilancio e al Patrimonio di Palermo Brigida Alaimo ospite degli studi di Talk Sicilia.

Brigida Alaimo, l’assessore al Bilancio dopo l’addio di Carolina Varchi
“Da Carolina Varchi ho ereditato una situazione, sotto il profilo finanziario, molto più stabile, molto più serena rispetto a quanto aveva trovato lei al momento del suo insediamento. Ma il compito di tenere a posto i conti di Palermo non è certo facile. Il lavoro di sistemazione del passato ha comportato non solo l’approvazione dei bilanci che andavano sistemati, che sono stati numerosi, ma anche e soprattutto la rinegoziazione dell’accordo fra lo Stato e la Città. Una rinegoziazione importante che ha dato comunque delle speranze alla nostra città che oggi posso assolutamente affermare gode, sotto un profilo finanziario, di una certa serenità”.
Assessore ma i conti adesso sono veramente in ordine o non ancora del tutto?
“È chiaro che i conti sono formalmente in ordine. Sussistono delle criticità, è inutile nasconderlo, che sono legate soprattutto al mondo delle partecipate e non sarà sfuggito che da poco la Giunta Lagalla ha dovuto compiere, insieme al Consiglio comunale, un atto di grande coraggio: ricapitalizzare una nostra società partecipata ed è stata avviata, con tutte le nostre società partecipate, un’attività molto importante di approvazione dei Budget, dei contratti di servizio che vanno a delineare in maniera chiara quale sono le loro funzioni, quindi i servizi che devono espletare nei confronti dei cittadini, ma ancor di più quali sono gli ambiti entro cui, sotto un profilo finanziario, devono assolutamente muoversi.
Le partecipate ora rendano i servizi per cui sono pagate
“Adesso non ci sono più scuse. Ed è quello che dico periodicamente durante le riunioni con le società partecipate. Abbiamo ereditato e hanno ereditato anche loro, situazioni finanziariamente deboli: carenza di personale, carenza strutturale. Di questo siamo consapevoli. Noi abbiamo fatto il nostro e adesso il cittadino ha il diritto di avere dei servizi assolutamente degni di essere definiti tali.
Adesso aumentano le tasse ai palermitani
“Sì, è così. So che ha destato molto scalpore perché il cittadino nel momento in cui percepisce la possibilità che vi sia un aumento è chiaro che lo subisce. Lo subisce e certamente non lo accetta con facilità. Nel caso di specie stiamo parlando, però, di un proforma. Parliamo di un aumento di pochi centesimi dettato dal piano di riequilibrio”.
“Spieghiamolo! Quando noi abbiamo stipulato questo accordo per rimettere a posto i conti della città abbiamo anche tracciato dei percorsi e concordato delle chiamiamole tabelle da dover rispettare. Quindi l’aumento dell’addizionale IRPEF è veramente impercettibile nei confronti del contribuente, nei confronti del cittadino. Non mi allarmerei su questo tema perché parliamo di un adeguamento tabellare assolutamente di piccolissima entità che non inciderà sulle tasche dei cittadini: saranno veramente pochi centesimi”.
Dobbiamo aspettarci altri aumenti nell’arco del piano di rientro?
“No, assolutamente no. A meno che non si verifichino disastri in città. Ma direi proprio di no”.
L’allarme evasione
“Piuttosto – continua l’assessore – l’appello che io da assessore ai tributi, mi sento di fare in maniera accorata è quello nei confronti dei cittadini è quello di pagare tutti le tasse. Serve per una equità fiscale, serve per avere servizi migliori. L’evasione è vero che la stiamo combattendo con numerosi strumenti però bisogna dire che vi è anche un’azione di volontarietà da parte del cittadino sicuramente più sviluppata.
L’evasione dell’Imu
“La situazione rispetto a qualche anno fa è un po’ migliorata però l’evasione è ancora assolutamente diciamo percettibile. C’è tanto da fare. Purtroppo questo è un problema che accomuna tutte le città del Sud perché vi è un sommerso che ovviamente può essere combattuto solo di concerto tra tutte le istituzioni. Certamente il Comune può fare la sua parte e la sta facendo.
Aumenta anche la Tari, la tassa sui rifiuti
“C’è poi la vicenda della tari con alcuni cittadini nei quali scatta il meccanismo di autodifesa: la città è sporca allora non pago la tassa sui rifiuti. E’ vero però dateci una mano: aumentiamo il pagamento della Tari non in termini di aumento della tassa ma di cittadini che la pagano regolarmente”.
Ma la Tari da quest’anno aumenta
“Attenzione noi lo scorso anno ci siamo ritrovati di fronte una delibera ARERA (Autorità che regolamenta il settore a livello nazionale) che ci imponeva l’aumento della TARI. Ma l’amministrazione ha trovato un odo per limitare questo aumento. L’aumento della Tari è stato compresso perché abbiamo utilizzato le risorse dell’imposta di soggiorno per non gravare sul cittadino. Oggi però è chiaro che se una maggiore fetta di cittadini pagasse la Tari, il servizio sicuramente potrebbe essere implementato
Però c’è il rischio che se non si riuscirà a recuperare fasce di evasione della Tari, si sarà costretti nei prossimi anni ad aumentarla questa tassa.
“Assolutamente sì. Il rischio c’è perché ovviamente se di colpo i palermitani decidono di non pagare più è chiaro che l’aumento è pressoché inevitabile. Ribadisco, l’amministrazione ha preso delle risorse che erano destinate ad altri settori per non gravare sul cittadino e non abbiamo intenzione di gravare sui cittadini. E’ ovvio che ci sono delle variabili che non sono controllabili in questo momento né da me né da nessun altro. Però diciamo il percorso è abbastanza virtuoso, migliorabile, perfettibile ed è quello che mi auguro appunto accada.
L’uso dei beni confiscati
“La delega ai beni confiscati è un tema che ho sposato appieno, con grande emozione devo dire, perché occuparsi di beni confiscati in una città come la nostra che per ovvie ragioni ha un elevatissimo numero di beni confiscati è certamente per me un onore. E noi stiamo cercando di diversificare l’utilizzo di questi beni. Siamo in costante contatto con la Presidenza del Consiglio che ha istituito al suo interno una struttura commissariale che si occupa di beni confiscati con il MEF (Ministero economia e Finanza ndr) e con l’Agenzia nazionale dei beni confiscati perché dei beni confiscati si può fare. Con i beni confiscati si può fare veramente tanto. Una delle attività che abbiamo messo in atto è quella dell’uso nel terzo settore. Abbiamo fondamentalmente raccolto tutti quei beni strutturalmente simili, che hanno una determinata inclinazione a questo genere di impiego e stiamo cercando di restituirli alla collettività con un bando dedicato a chi si occupa di sociale, a tutte quelle associazioni che si occupano di varie problematiche del nostro territorio palermitano. Il bando ha avuto una buonissima affluenza da parte delle associazioni no profit che lavorano per rendere un servizio alla comunità. C’è stata una grande richiesta e ora siamo nella fase di valutazione dei progetti”.
“Dal mio punto di vista oltre questo impiego e quello che si fa per fronteggiare l’emergenza abitativa i beni confiscati vanno usati dal comune anche sul fronte patrimoniale ovvero destinandoli a scuole, uffici e così via in modo da eliminare parte dei costi che il comune paga ogni anno per gli affitti.Costi che alla fine gravano sul cittadino. Liberando risorse si possono migliorare i servizi resi.
Un bando per vendere parte del Patrimonio Comunale
“Sul tema del Patrimonio comunale, che è vasto, va fatta una riorganizzazione. Dobbiamo usare tutto quello che può essere utile al comune o alla collettività ma bisogna vendere e mettere a reddito quel che non è fatto per un uso pubblico. la prima cosa da fare è una ricognizione e stiamo attivando una collaborazione pubblico/privato poi faremo un bando di dismissione ma solo dopo aver avuto contezza dei beni e delle loro reali condizioni”
Lo stadio, la convenzione e la ristrutturazione
Assessore, cosa ci dice dello Stadio. si attende la convenzione ,ma soprattutto si attende un progetto di ristrutturazione
“Abbiamo lavorato veramente tantissimo in questo senso e, per quanto concerne l’attività dell’amministrazione attiva, abbiamo concluso tutte le trattative e “messo in piattaforma si dice da noi in gergo” la delibera. Concluso l’iter dei passaggi in ragioneria generale firmerò io per ultima insieme al collega Anello. E poi la la delibera andrà in Consiglio comunale quindi è una questione veramente di poco.
Cosa c’è questa delibera? Cosa dice, cosa accadrà?
“C’è tanta roba. La convenzione ha una durata di 80 anni. E’ tanto tempo ma ciò perché a fronte del così lungo affidamento sono previsti investimenti molto consistenti da parte dell’affidatario. Il progetto non verrà realizzato in un anno ma sono previste una serie di tappe, vari step e varie fasi assolutamente perentorie”.
I tempi per la ristrutturazione dello Stadio
“Dalla firma della convenzione l’affidatario (Palermo calcio naturalmente ndr) avrà due anni di tempo per presentare il progetto esecutivo complessivo che è già stato immaginato nella grandi linee e poi ci sarà un arco di tempo per la realizzazione dei lavori in un massimo di 15 anni”.
“Io credo che ci siano tutti i presupposti da entrambe le parti per arrivare a questo obiettivo quindi entro due anni verrà disegnata quella che è la nuova realizzazione dello stadio e quindi definiti gli investimenti che ovviamente riguarderanno anche le aree limitrofe allo stadio ovvero il famoso pallone di cui tanto si è discusso e le aree dei parcheggi a servizio della struttura sportiva”.
La palla passa ora al Consiglio comunale ma sono certa che il Consiglio comunale avrà un senso di responsabilità, come ha sempre dimostrato in tutte le occasioni, tale da poter esitare questa delibera in tempi assolutamente utili per poter continuare a sognare e rendere concreto questo sogno del palermitano e cioè avere uno stadio assolutamente da serie A”.
“Sono sono già stati fatti degli studi per poter rendere funzionale lo stadio insieme alle strutture che vi sorgono intorno perché ricordiamo che accanto allo stadio c’è anche l’ippodromo, ad esempio, quindi sono state anche valutate la possibilità di concomitanze di eventi. Diciamo che la situazione anche sotto un profilo della viabilità è assolutamente sotto controllo. Ci saranno più aree parcheggio per rendere assolutamente maggiormente fruibile lo stesso stadio e incidere il meno possibile sull’area residenziale che vi sorge intorno”.
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