Nuova sassaiola contro una vettura della polizia municipale a Palermo. In via Carmelo Lazzaro a due passi dall’ospedale Civico una pattuglia dei vigili urbani si era fermato nei pressi di un cassonetto che è stato dato alle fiamme.

Hanno avuto il tempo di rallentare che sono stati colpiti da numerose pietre. A scagliare alcuni giovani che si trovavano in zona. Sono andati in frantumi i vetri della vettura e danneggiata la carrozzeria. Anche i questo caso come successo ieri nel corso dell’agguato ad una pattuglia dell’infortunistica nei pressi della rotonda Norman Zarcone gli agenti del comando della polizia municipale sono rimasti illesi.

“Non è più tollerabile quanto sta avvenendo nei confronti delle forze dell’ordine e soprattutto contro la polizia municipale – dice Nicola Scaglione segretario generale del Csa Cisal – Non tollereremo più queste aggressioni. La nostra azione in città non arretrerà di un millimetro. Non ci faremo intimorire da queste azioni che in appena 24 ore hanno colpito il nostro comando. Siamo vicini ai colleghi rimasti vittime di queste aggressioni che colpiscono l’intero corpo della polizia municipale di Palermo”.

Un agguato ieri sera è stato organizzato alle forze dell’ordine a Brancaccio dopo i ripetuti interventi per spegnere e rimuovere le vampe di San Giuseppe. Una telefonata arrivata al 112 segnalava la presenza di un’auto cappottata e in fiamme nella zona della rotonda Norman Zarcone a Brancaccio. Chi ha chiamato ha segnalato che l’auto era andata in fiamme e dentro c’erano feriti.

 

L’arrivo della Polizia Municipale

I primi ad arrivare in zona mentre polizia, carabinieri, guardia di finanza, vigili del fuoco e agenti della polizia municipale erano impegnate a fronteggiare l’accensione delle vampe, una pattuglia della municipale dell’infortunistica. Due poliziotte a bordo di un furgone. Le strade attorno alla Smart data alle fiamme erano bloccate con i cassonetti.

Il furgone preso a sassate

Si poteva entrare ma uscire era molto complicato. Il furgone della polizia municipale è stato preso a sassate. Solo miracolosamente le due donne del comando della polizia municipale sono rimaste illese. I vetri del mezzo sono andati in frantumi. Le due agenti hanno avuto la prontezza di riflessi di salire nel furgone e trovare riparo nella zona delle deposito delle locomotive. Sono state inseguite e sono rimaste dentro per circa tre quarti d’ora. Sono arrivati in soccorso agenti di polizia, vigili del fuoco che hanno spento la Smart e l’elicottero. Solo dopo un’ora il furgone dell’infortunistica ha potuto lasciare il deposito per raggiungere il parcheggio di via Ugo La Malfa.

Una ventina a lanciare pietre

A scagliare le pietre contro il mezzo della polizia municipale sono stati in venti che adesso vengono ricercati dalla polizia. “E’ stata un’aggressione all’azione messa in campo da parte delle forze dell’ordine che hanno contrastato tutto il giorno contro l’accensione pericolosa delle vampe  – dicono dal comando di via Ugo La Malfa – Non c’era via d’uscita. Un agguato studiato e messo in atto per colpire chi si sarebbe presentato per primo sul finto incidente”. La Smart data alle fiamme è risultata rubata.

Il sindaco Roberto Lagalla

“Esprimiamo solidarietà e vicinanza nei confronti delle due agenti della Polizia municipale che ieri hanno subito l’agguato a Brancaccio. Ferma condanna verso questo gesto vile e ingiustificabile, per il quale auspichiamo che vengano al più presto individuati i responsabili, convinti che l’impegno messo in campo negli ultimi mesi dalla Polizia municipale nel controllo delle diverse aree della città non diminuirà. Al Corpo della Polizia municipale, alle forze dell’ordine e ai Vigili del fuoco va il nostro ringraziamento per le numerose operazioni nei quartieri della città, tra i quali anche Brancaccio, per contrastare il fenomeno illegale delle vampe”.
Così il sindaco di Palermo Roberto Lagalla e l’assessore alla Polizia municipale Dario Falzone.