Ritiro della graduatoria irregolare dell’Avviso 8 e contestuale emanazione di una nuova che tenga conto del criterio valutativo riformulato. Tutto ciò nel minore tempo possibile, al fine di non incidere negativamente sull’attivazione dei corsi.
E’ questo il succo dell’ordine del giorno presentato dal M5S all’Ars, che mira ad impegnare il governo a spingere sull’acceleratore dopo il pronunciamento del Tar, che, di fatto, costringe il mondo della Formazione professionale all’ennesima brusca frenata.
“Una frenata comunque prevedibilissima – afferma il deputato Giancarlo Cancelleri – dal momento che avevamo riscontrato e immediatamente segnalato le numerose falle nei criteri adottati per la formulazione delle graduatorie, comprese quelle riscontrate dal Tar. Nessuno, però, ha voluto ascoltarci, col risultato che ora nuove attese e sofferenze si profilano all’orizzonte dei lavoratori del settore”.
Le numerose criticità della graduatoria erano perfino finite in un dettagliato esposto del M5S inviato all’Anac. Per il ritiro e la riformulazione dell’Avviso 8 il Movimento aveva presentato pure una mozione all’Ars.
L’ordine del giorno presentato da Cancelleri impegna il governo pure a fornire “chiarimenti sul riparto delle risorse nel territorio regionale, specificate per singoli ambiti provinciali e in relazione al fabbisogno formativo registrato e al tasso di disoccupazione”.
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