E’ stata rinviata all’11 aprile l’udienza sul sequestro della catena dei negozi Bagagli di Palermo finita in amministrazione giudiziaria dopo il sequestro preventivo deciso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Palermo. Si dovrà ancora attendere per conoscere il futuro dei negozi.

Questa mattina in Tribunale c’era Filippo Giardina, titolare dei negozi accusato da un pentito di essere prestanome del boss del mandamento di Porta Nuova Salvatore Milano.

Giardina è difeso dagli avvocati Accursio Gallo e Loredana Greco. L’azienda, in amministrazione giudiziaria dal 2013 aveva 25 dipendenti e 8 punti vendita. Oggi si sono ridotti rispettivamente a 17 e 4. I negozi in questi ultimi mesi sono in crisi. I magazzini e le vetrine sono vuoti.

I dipendenti, alcuni dei quali presenti in udienza, hanno chiesto ai sindacati di proclamare lo stato di agitazione. Sia la Uiltucs con la segretaria provinciale Marianna Flauto e Monia Caiolo segretaria provinciale Filcams hanno lanciato l’allarme sul futuro dell’azienda

“Negli ultimi tempi l’attività nei negozi si è ridotta – dicono i sindacati – La situazione è molto seria per i lavoratori e adesso dovremmo trovare un’intesa per garantire prima il loro futuro. I sacrifici di questi anni non devono essere vanificati”.