Bagni più sicuri e fondali più puliti per i frequentatori di capo Zafferano dopo la due giorni di inizio settimana lanciata dal Movimento 5 stelle che mira a preservare e valorizzare il golfo vicino Palermo, nel territorio di Santa Flavia.

Su iniziativa della deputata alla Camera, Caterina Licatini, la Guardia costiera di Porticello, guidata dal comandante Giuseppe Morra, ha creato un corridoio di boe, donate alla collettività alla deputata, per delimitare l’area del Golfo e impedire alle imbarcazioni di entrarvi, mettendo a rischio l’incolumità dei bagnanti.

La manifestazione, “TuteliAmo il golfo di Capo Zafferano”, è proseguita ieri con la pulizia,da parte di 5 sub, dei fondali di “Calette di Sant’Elia”, nei quali è stato pescato di tutto e in grandi quantità.

“E’ stato tirato fuori di tutto, purtroppo – afferma la deputata – dai copertoni di automobili, a pezzi di ferro, a bottiglie di vetro e una enorme quantità di plastica con cui abbiamo riempito diversi sacchi. Questa iniziativa mira a sensibilizzare la gente al rispetto dell’ambiente che ci circonda, cercando di farle capire che se lo distruggono, fanno un danno anche a se stessi”.

All’organizzazione dell’evento, organizzato col patrocinio del Comune di Santa Flavia e del Comune di Bagheria, ha collaborato il “Flag – Golfo di Termini” Imerese”.

L’iniziativa della deputata per salvaguardare l’area non si ferma alla due giorni agostana, ma va oltre, puntando all’istituzione dell’Area marina protetta del Golfo di Capo Zafferano. Per questo la parlamentare 5 stelle ha depositato alla Camera una proposta di legge che vede come azione propedeutica la modifica dell’articolo 36 della legge 394 del 1991, inserendo Capo Zafferano tra le aree in cui possono essere istituiti Parchi marini o Riserve marine.

Successivamente si potrà avviare il procedimento tecnico amministrativo che condurrà all’istituzione dell’area.
“L’area in questione – afferma la deputata – di enorme pregio ambientalistico e naturalistico, è già sito d’interesse comunitario (SIC) e ospita una prateria di Posidonia a 10 metri sotto il livello del mare e una flora e fauna, la cui preservazione è necessaria per mantenere la biodiversità presente nel territorio siciliano nord-occidentale. La tutela dell’area, oltre a salvaguardarne i fondali, potrebbe e dovrebbe far da volano all’economia turistica”.

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