Un risveglio inusuale quello al Molo Trapezoidale di Palermo. Da poche ore circola un video tratto dai social in cui un uomo cammina all’interno della vasca, quella che in realtà rappresenta una fontana. Un’immagine che non turba più di tanto gli utenti palermitani, probabilmente abituati ad assistere ad episodi analoghi. Nel video di pochi secondi pubblicato sulla piattaforma social, l’uomo agisce indisturbato all’interno della fontana a torso nudo e costume.
La reazione degli utenti
Un uomo è stato ripreso all’interno della fontana del Molo Trapezoidale. Attualmente non è chiaro se si tratta di un turista o di un cittadino palermitano. E’ stato visto camminare all’interno della vasca, incurante degli sguardi increduli dei passanti. Il video, diventato virale sui social, ha scatenato una serie di reazioni, tra l’ilarità e indignazione. “Verso le quattro comincia l’acqua gym” – ha ironizzato un utente – “Sapevo che sarebbe successo prima o poi” – commenta un altro -.
“Prima o poi sarebbe successo, dovevamo solo aspettare. Lui ha aperto la stagione balneare” – scrive un altro – dando voce al malcontento di chi considera l’azione dell’uomo un atto di mancanza di rispetto per il patrimonio pubblico.
La fontana del Molo Trapezoidale, inaugurata lo scorso 13 ottobre 2023, è un’opera moderna, curata dall’ingegnere Enrico Petralia dell’Autorità Portuale, con il supporto della direzione artistica dell’architetto Sebastiano Provenzano. L’opera è spesso oggetto di attenzione, soprattutto nelle giornate di caldo estivo, con molti cittadini che si avvicinano per ammirare il gioco di acqua e di luci.
Da molo Trapezoidale a Palermo Marina Yachting: così Palermo supera l’indifferenza verso il suo mare
Lo spazio è stato oggetto di uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana realizzati a Palermo dal dopoguerra, un’opera di riconnessione dello scalo con il tessuto urbano e, soprattutto, un asset industriale e turistico. Ha interessato una superficie complessiva di oltre quaranta mila metri quadrati, su cui sono stati demoliti circa trenta mila metri cubi di strutture fatiscenti e abusive, due gru alte cinquantaquattro metri, ventinove silos. L’area ha subito, coerentemente con il Piano regolatore portuale, significative modifiche volte al miglioramento dell’offerta di servizi per i crocieristi e per la collettività.
Il progetto serve a dare continuità alla passeggiata sulla Cala, estendendola sino alla parte terminale del molo Trapezoidale, oggi Palermo Marina Yachting, e al Complesso archeologico del Castello a Mare che così si candida a diventare sito Unesco, inserito nel “Percorso Arabo-Normanno”, già parte della Heritage List; a liberare le aree del Castello a Mare e a valorizzare il sito; a generare spazi per l’ozio urbano e il business legato anche al made in Sicily e, quindi, al prodotto enogastronomico siciliano con tutte le sue eccellenze. Accanto al Parco archeologico del Castello a Mare, di cui gli scavi hanno rintracciato il perimetro, sono stati realizzati una passeggiata, una piazza, un lago urbano, nove edifici con differenti destinazioni, tra cui un convention center e un piccolo teatro panoramico da 200 posti, parcheggi a pagamento, quattordici attracchi per mega yacht per attivare un nuovo segmento di traffico.
Attivisti lavano i piatti nella fontana del Molo Trapezoidale
Lo scorso aprile, un altro episodio. “Questa acqua non è nostra, questa acqua è dei palermitani” è lo slogan dell’ultima protesta avvenuta presso la fontana “danzante” di Palermo, al molo trapezoidale. Alcuni giovani attivisti, appartenenti al movimento “Ultima generazione”, hanno attratto l’attenzione dei passanti protestando pacificamente contro l’emergenza siccità e il piano d’emergenza Amap che partirà venerdì 5 aprile. Si sono muniti di spugnette e piatti da lavare all’interno della fontana intonando frasi di contestazione: “Siamo in emergenza siccità e usiamo una fontana come intrattenimento dei turisti” – ha detto uno di loro -.
I giovani hanno voluto sottolineare l’importanza della tutela delle risorse idriche e la necessità di un approccio sostenibile alla gestione dell’acqua. Durante la loro azione di protesta, i giovani hanno lavato simbolicamente dei panni, per sottolineare il legame tra l’acqua e la vita quotidiana delle persone. Tuttavia, la protesta è stata interrotta dalle forze dell’ordine che hanno allontanato gli attivisti dall’attrazione danzante.
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