Dopo cinque settimane di ricerca,  è stata individuata da Sea Shepherd la nave giapponese adibita a lavorare le balene arpionate nei mari del sud.  Come è noto gli ambientalisti avevano già scoperto una prima nave. Trattavasi, però, di una arpionatrice; un fatto che aveva indotto Sea Shepherd a considerare prossima la presenza della nave adibita alla lavorazione della carne.

Sul ponte di quest’ultima è stato ora documentato il corpo di una balenottera minore.

Come è noto, la continuata caccia alle balene, giustificata dai giapponesi con motivazioni scientifiche, è al centro di una diatriba internazionale sfociata nella condanna della Corte internazionale di giustizia.

Ad individuare la nave fattoria è stato l’elicottero di Sea Shepherd. L’equipaggio giapponese, alla vista del mezzo ambientalista, avrebbe corperto la balena con un telo. Stessa fine per gli arpioni delle due navi adibite all’uccisione dei cetacei.

Da rilevare come la scoperta di Sea Shepherd arriva un giorno dopo la visita del Primo Ministro giapponese in Australia. Un fatto che ha sollecitato la critica degli ambientalisti nei confronti del Governo Australiano che viene definito, di certo con non molta diplomazia, con poca “spina dorsale”.

Nella prossime ore si saprà come la situazione andrà ad evolversi. L’equipaggio dell’elicottero ha infatti comunicato a quello della nave ambientalista Steve Irwin, la posizione della nave-fabbrica. Scopo di Sea Shepherd è quello di interrompere la cattura delle balene.

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