Che fra i rifiuti abbandonati sulle strade di Palermo si trovi di tutto non è di certo una novità. Fatto che costringe le maestranze di Rap a straordinari e ad interventi emergenziali. A volte però gli operai della società Partecipata del Comune si sono trovati di fronte ad abbandoni imbarazzanti. Depositi illegali più o meno recenti che, se sul momento fanno anche sorridere, di certo non fanno bene all’immagine e al decoro urbano della città.
La barca al parcheggio Oreto
Una barca per un pescatore, si sa, è come una figlia adottiva. Il distacco quindi deve essere stato difficile per l’ignoto concittadino che ha abbandonato un’imbarcazione all’interno del parcheggio Oreto di Palermo. Naomi, non il nome dell’incivile ma bensì quello della barca lasciata sul posto. Il tutto in un’area che, come è noto, è molto lontana dal mare. Una spiegazione alternativa però esiste: qualcuno potrebbe aver malinterpretato il concetto di parcheggio d’interscambio, vista la vicina presenza di un capolinea dei bus Amat. Va bene la mobilità sostenibile, ma questo appare decisamente troppo.
Il cartello stradale di Borgo Vecchio
Che le strisce blu a Palermo non siano notoriamente amate, è cosa risaputa. Qualcuno però potrebbe avere espresso il proprio disappunto in maniera eccessiva. Come colui il quale, nella giornata di ieri, ha deciso di lasciare un cartello dell’area parcheggio P3 in una zona dedicata alla raccolta differenziata in quel di Borgo Vecchio. Magari invece si tratta di qualcuno che voleva aumentare la percentuale di raccolta differenziata, depositando il cartello nel giorno di plastica e metallo. Ma in quella categoria rientrano al massimo le lattine di coca cola. Apprezzabile il pensiero, eccessivo il contributo.
In passato lasciate sul marciapiede anche pezzi di bare
Qualcuno però, in passato, ha fatto ben di peggio. Come l’anonimo cittadino che, un paio d’anni fà, ha scaricato alcuni pezzi di una bara in via Pietro Scaglione. Magari qualcuno si stava preparando con anticipo per un cosplay di Halloween o per qualche festa a tema. Al di là dell’ironia, molto spesso l’inciviltà travalica anche il confine dell’immaginazione, costringendo gli operatori di Rap a straordinari in una città dall’alto coefficente di difficoltà sotto il profilo della gestione della raccolta dei rifiuti.
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