Secondo giorno dopo l’omicidio di Paolo Taormina e seconda marcia contro al violenza. Domenica sera è toccato al mondo social scendere in piazza, ieri sera è toccato a Cgil, Cisl e Uil inscenare “Una marcia silenziosa per fare rumore”.

“Basta alla violenza cittadina e al degrado sociale che sta soffocando la città ormai allo sbando” è il messaggio della marcia partita alle 20:30 da piazza Verdi per giungere fino alla Prefettura in via Cavour. Non c’erano solo i sindacati ma le parti sociali in generale, le associazioni come le Acli, quelle datoriali come Confcommercio. Palermo non ci sta.

Il momento di reagire

“E’ giunto il momento di reagire concretamente e insieme – affermano i segretari generali Cgil e Cisl Palermo Mario Ridulfo e Federica Badami con il segretario regionale Uil Sicilia e Area Vasta Ignazio Baudo e il presidente Acli Palermo Francesco Todaro – servono azioni immediate per l’ordine pubblico, il disagio e le fragilità sociali, per la sicurezza dei cittadini, prevenzione e controllo. Regna il caos che si insinua nelle assenze come quella delle istituzioni, dei punti di riferimento, della coscienza civile e del rispetto per la vita”.

“Di fronte a una ennesima tragedia che ha colpito al cuore tutta la nostra comunità – dichiara la presidente di Confcommercio Palermo, Patrizia Di Dio – sentiamo il dovere civico di condividere questo momento di riflessione collettiva non solo per esprimere dolore, sconforto e indignazione ma per chiedere ancora una volta soluzioni: una presenza dello Stato visibile, concreta e immediata. Il tema della sicurezza, come testimoniato dai troppi episodi di criminalità avvenuti in città negli ultimi tempi, va affrontato con maggiore decisione e con intense e concrete attività quotidiane di prevenzione e contrasto a fenomeni di illegalità e violenza”.

Dalla strage di Monreale alle tragedie in discoteca

In piazza con le parti sociali anche la madre di un giovane ucciso durante una rissa in discoteca nel 2020 ma anche la sorella di una delle vittime della strage d Monreale.

Domani il Presidente della Regione Renato Schifani e il sindaco di Palermo Roberto Lagalla volano a Roma per incontrare il Ministro dell’Interno Piantedosi. Già una volta è stata chiesta attenzione e maggiori risorse per Palermo ma la risposta giunta parlava di dati che mostrano Palermo non ai primi posti pe3r l’allarme sicurezza. Ora sarà più difficile accettare una risposta simile.