Prima si risolvono i problemi a Bellolampo, poi si potrà abbancare in settima vasca. Questo è sostanzialmente il contenuto delle direttive emanate dall’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente nei confronti del comune di Palermo. L’assessore Elena Pagana ha infatti espresso parere favorevole sull’iter dei lavori della VII vasca di Bellolampo. Ciò, come si legge nella nota emanata il 19 gennaio, “ferme tutte le prescrizioni/condizioni ambientali previste dalle autorizzazioni già rilasciate, congiuntamente alla ulteriore condizione riportata di seguito”. Una nuova mazzata quindi, dopo i numerosi ritardi accumulati sulla consegna della prima tranche dell’opera.

“No conferimenti se non si risolvono le criticità di Bellolampo”

Il riferimento è, chiaramente, alla nota con la quale i tecnici di ARPA chiudevano la porta ai conferimenti dalla provincia di Palermo. Tanti i problemi segnalati durante il sopralluogo di fine novembre: dai rifiuti presenti sulla stradella di ingresso, alle condizioni tutt’altro che positive del TMB. Secondo quanto si legge nel documento dell’assessore Pagana, “l’esercizio della VII vasca potrà avvenire a seguito della risoluzione delle problematiche gestionali evidenziate dall’Arpa Sicilia e trascritte nella relazione trasmessa il 19/12/2022“. In pratica, prima si risolvono i problemi della struttura e solo allora si potrà usufruire della settima vasca.

Problemi tecnici sulla VII vasca

Criticità a cui si aggiungono i ritardi conseguiti nell’esecuzione dei lavori sulla struttura. Secondo le ultime notizie fornite a fine dicembre dal presidente della Regione Renato Schifani, la prima tranche della VII vasca dovrebbe essere pronta entro febbraio 2023. Termine temporale decisamente procrastinato rispetto alle previsioni iniziali. Opera che, però, potrebbe subire ulteriori ritardi. A spiegarne il motivo è Salvatore Stagno, direttore dei lavori della VII vasca di Bellolampo. In una nota del 16 gennaio indirizzata ai tecnici dell’assessorato, lo stesso evidenziava alcune problematiche relative alla realizzabilità e dei tempi di esecuzione del pacchetto impermeabilizzante/drenante della vasca e dei relativi argini. Criticità che potrebbero comportare un ulteriore allungamento delle tempistiche e dei costi.

Le criticità riscontrate da Arpa

Una relazione frutto di un sopralluogo effettuato dai tecnici di Arpa nella giornata di venerdì 25 novembre 2022. Data nella quale i rappresentanti dell’ente avevano verificato le operazioni di scarico di rifiuti provenienti da Palermo, il trattamento meccanico del TMB e l’abbancamento della spazzatura in IV vasca. Un giro per l’impianto non iniziato nel migliore dei modi, così come si legge nel documento dei tecnici. “All’ingresso, lungo la strada di accesso alla SP1, è stata riscontrata la presenza di rifiuti in plastica depositati sul suolo o impigliati nella vegetazione. Segno di una cattiva gestione delle aree esterne”.

“Tutte le aree esterne e interne della piattaforma – prosegue la relazione – sono ricoperte di fango, colaticci e rifiuti aerodispersi“. Aree esterne sulle quali erano presenti, al momento del sopralluogo, circa 75.000 tonnellate di rifiuti arretrati. Di questi, 37.000 tonnellate erano di rifiuto tal quale, 10.000 di sopravaglia e 29.500 di sottovaglio. All’atto dell’ispezione erano presenti sette trituratori di cui, si legge, nella relazione, “solo uno funzionante”.

Il parere negativo sui conferimenti dalla Provincia

Numeri che ai tecnici di Arpa non tornavano nemmeno nel ritmo dei conferimenti in IV vasca. “La potenzialità dell’impianto di trattamento meccanico non risulta coerente con il flusso descritto nella nota RAP, che prevede trasferimenti giornalieri presso la IV vasca siano pari a 1850 tonnellate al giorno”. Comunicazioni nelle quali veniva affermato che sono state conferite circa 61.500 tonnellate di rifiuti tratti.

Alla media di cui sopra, “si sarebbero dovute abbancare in 33 giorni e non in circa quattro mesi di vigenza dell’ordinanza. Si ritiene pertanto non verosimile la previsione di completamento, entro la fine del periodo di validità dell’ordinanza, della rimozione, trattamento e abbancamento dei rifiuti giacenti nei piazzali, nella stazione di trasferenza e nonchè quelli prodotti giornalmente dalla città di Palermo”.

Motivo per il quale i tecnici di ARPA diedero parere negativo all’abbancamento di rifiuti provenienti dai comuni della Provincia di Palermo. “Prima di avviare le operazioni di conferimento di rifiuti da parte dei Comuni della Provincia, risulta improcrastinabile risolvere le problematiche gestionali evidenziate nel corpo della relazione“. Ora l’ulteriore vincolo: prima di abbancare in settima vasca, il Comune di Palermo e Rap dovranno risolvere i problemi sopra menzionati.

 

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