L’assessore regionale all’Economia, Alessandro Baccei, ha trasmesso il ‘bozzone’ del bilancio ai dipartimenti per le relative istruttorie, dando tempo fino al 6 ottobre per la trasmissione dei prospetti propedeutici alla predisposizione del bilancio di previsione e della legge di stabilità regionale. L’obiettivo di Baccei è di portare in giunta la manovra per metà ottobre, il testo sarà poi sul tavolo del prossimo governo e della nuova Assemblea, che verrà fuori dalle urne.

Ammonta a 178,61 milioni di euro il plafond di fondi Ue, in dotazione per il periodo 2007-2013, che la Regione siciliana non è riuscita a certificare. E’ quanto emerge dalle tabelle contenute proprio nel Def regionale. Nel complesso, la Regione è riuscita ad attivare il 97,7% dei fondi dopo la riduzione stabilita due anni fa. Sul Fse la spesa non certificata è pari a 153,1 milioni, sul Psr è di 26,5 milioni di euro. E’ stato certificato più di quanto era a disposizione, invece, sui fondi a valere sul programma Fse: +4,1 milioni di euro.

Sull’uso dei fondi comunitari, però, le interpretazioni sono diverse e c’è chi parla di flop (leggi qui), di certo l’uso è stato a macchia di leopardo e il risultato lo si è ottenuto dopo aver rinunciato a circa un terzo della disponibilità.

Non si arresta il trend negativo nel mercato del lavoro in Sicilia: nei primi mesi del 2017 il tasso di disoccupazione, pari al 22%, risulta in leggero aumento rispetto alla prima rilevazione dell’anno scorso. Lo rivela il documento economico e finanziario della Regione (Defr), approvato nei giorni scorsi dalla giunta di Rosario Crocetta. Leggermente più elevato, si legge nel Defr in base ai dati elaborati dal servizio statistica del dipartimento Economia, anche il tasso di occupazione che si porta al 40,3%.

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