Una bimba di un anno palermitana è arrivata all’ospedale dei Bambini portata dai genitori dopo aver ingerito marijuana. La piccola curata dai medici non è in pericolo di vita. Gli esami hanno confermato che aveva ingerito cannabinoidi. I genitori non hanno saputo spiegare come possa essere successo. Le indagini sono state condotte dalla polizia che sono andate in casa dei genitori per una perquisizione. Nel mesi di febbraio sono stati due i casi di bimbi intossicati dalla droga arrivati al Di Cristina.
Altri casi a febbraio
Altri due bimbi a febbraio sono stati portati all’ospedale dei Bambini di Palermo dopo che hanno ingerito presumibilmente marijuana. Erano stati i primi casi del 2023.
Sono scattate le indagini da parte dei carabinieri e della polizia con le perquisizioni in casa dei genitori. I genitori non hanno saputo spiegare come possa essere accaduto. I bimbi dopo le cure sono state subito meglio.
Nel 2022 18 casi
Nel 2022 si erano verificati 18 casi di bimbi finiti all’ospedale “Di Cristina” dopo avere ingerito droga. La bambina, residente in un paese della provincia di Palermo, è stata accompagnata dalla mamma in ospedale. Si è sentita male in casa degli zii.
L’ultimo caso nel dicembre scorso
Nel dicembre scorso c’era stato l’ultimo caso del 2022. Una bambina di 7 mesi arrivata in coma al pronto soccorso dell’ospedale Di Cristina di Palermo. Dalle analisi è risultata positiva alla cannabis. La bimba avrebbe inalato una grande quantità di marijuana. Per Palermo è una emergenza senza precedenti per i tanti casi che si sono verificati. Ma c’è di più: il padre della bambina è un trafficante di droga arrestato in un’operazione dei carabinieri nel quartiere Sperone nel 2021. L’uomo aveva avuto i domiciliari.
L’importanza della prevenzione
A Palermo, secondo i dati della prefettura, l’età dei consumatori di droga continua a scendere. Anche la procuratrice per i minorenni, Claudia Caramanna, ha lanciato l’allarme. Servono prevenzione e un protocollo di interventi in questi casi. Si sono già tenute diverse riunioni con forze dell’ordine, operatori sociali e sanitari.
L’altro caso a novembre
Il 28 novembre scorso un bimbo di 13 mesi era stato soccorso all’ospedale dei Bambini dopo che aveva ingerito della cannabis. I medici in servizio al pronto soccorso durante gli accertamenti e una Tac hanno riscontrato anche una frattura cranica. I sanitari contattarono le forze dell’ordine e la Procura per i minorenni. Il bambino venne affidato al direttore sanitario dell’ospedale. Gli agenti di polizia chiamati dai medici del pronto soccorso sentirono i genitori del piccolo per cercare di ricostruire quanto avvenuto.
Altri tristi precedenti
Ad ottobre un bambino di quattordici mesi, in overdose da hashish, è stato trasferito, con elisoccorso del 118, da Lampedusa all’ospedale Di Cristina a Palermo e ricoverato in terapia intensiva per monitorare possibili danni cerebrali. La Procura per i minorenni lo ha affidato al direttore sanitario. A Palermo è una storia che si ripete. Le vittime spesso sono i figli piccolissimi di genitori con problemi di tossicodipendenza che si intossicano casualmente e finiscono in corsia.
I sintomi
I bimbi in overdose hanno tutti la stessa sintomatologia caratterizzata da torpore e sonnolenza. Si tratta di bambini intossicati, da zero a due anni. Nel loro sangue si trovano anfetamine, benzodiazepine, cannabinoidi, ecstasy, cocaina, metadone e oppiacei. In uno degli ultimi casi un padre diede alla figlia di tre anni il metadone al posto dello sciroppo per la tosse. Una bambina di nove mesi finì invece in coma per avere ingerito alcune dosi di hashish in casa di amici dei genitori. La cronaca ha registrato anche la storia di un bambino entrato in overdose per aver mangiato la cocaina lasciata sul tavolo dal compagno della madre.
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