Un bimbo di tredici mesi è stato soccorso sabato all’ospedale dei Bambini dopo che aveva ingerito della cannabis. I medici in servizio al pronto soccorso nel corso degli accertamenti e una Tac hanno riscontrato una frattura cranica. I sanitari hanno contattato le forze dell’ordine e la procura per i minorenni.
Sono in corso indagini e perquisizioni in casa dei genitori. Il papà ha 32 anni la mamma 29. Come accade sempre in questi casi il bambino è stato affidato al direttore sanitario dell’ospedale. Dall’inizio dell’anno è il 18 esimo caso di bimbi arrivati al pronto soccorso con un overdose da droga.
Gli agenti di polizia chiamati dai medici del pronto soccorso hanno sentito i genitori del piccolo per cercare di ricostruire quanto avvenuto. Al momento non si conosce l’esito della perquisizione in casa né tanto meno se i genitori facessero uso di droga.
Durante le prime fasi dell’indagine i genitori hanno negato che il piccolo avesse potuto ingerire droga in casa. L’unica cosa certa che il piccolo è risultato positivo alla cannabis ed è stato ricoverato in astanteria all’ospedale dei Bambini in osservazione.
Da stabilire anche le cause della frattura al cranio riscontrata dopo la tac. Le condizioni del piccolo sono in netto miglioramento.
I precedenti: 18 bimbi portati in ospedale
Ad ottobre un bambino di quattordici mesi, in overdose da hashish, è stato trasferito, con elisoccorso del 118, da Lampedusa all’ospedale ‘Di Cristina’ a Palermo e ricoverato in Terapia intensiva per monitorare possibili danni cerebrali.
La procura per i minorenni lo ha affidato al direttore sanitario. A Palermo è una storia che si ripete. Le vittime spesso sono i figli piccolissimi di genitori con problemi di tossicodipendenza che si intossicano casualmente e finiscono in corsia.
Dall’ottobre scorso si sono registrati diciotto casi. I bimbi hanno tutti la stessa sintomatologia caratterizzata da torpore e sonnolenza.
Si tratta di bambini intossicati, da zero a due anni. Nel sangue dei bambini si trovano troviamo anfetamine, benzodiazepine, cannabinoidi, ecstasy, cocaina, metadone e oppiacei. In uno degli ultimi casi un padre diede alla figlia di tre anni il metadone al posto dello sciroppo per la tosse.
Una bambina di nove mesi finì invece in coma per avere ingerito alcune dosi di hashish in casa di amici dei genitori. La cronaca ha registrato anche la storia di un bambino entrato in overdose per aver mangiato la cocaina lasciata sul tavolo dal compagno della madre.
Venti giorni fa un altro bambino vittima di un’altra tragedia
E’ un periodo nero per i bambini siciliani. Era il 5 novembre quando veniva disposta dalla procura di Palermo un’autopsia sul bimbo di poco meno di un anno che giovedì scorso è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Villa Sofia, a Palermo, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatarne la morte.
Secondo quanto hanno raccontato i genitori il piccolo si trovava in culla quando ha iniziato ad avere problemi respiratori. I genitori, che abitano in via del Bersagliere, hanno chiesto soccorso ai sanitari del 118, ma dopo pochi minuti hanno revocato la richiesta e trasportato il piccolo in auto.
Qui è arrivato già morto. L’ispezione del medico legale non ha chiarito cosa sia successo, da qui la decisione di eseguire l’autopsia per stabilire le cause del decesso. Le indagini sono condotte dai carabinieri.
Incidente domestico nella Sicilia centrale
Viene dalla Sicilia centrale invece, un’altra vicenda riguardante un bambino di appena 10 mesi ustionato dall’olio bollente di una friggitrice. Un incidente accaduto il 4 novembre
L’incidente domestico
L’incidente è avvenuto nella Sicilia centrale. Il bambino di 10 mesi, per motivi ancora da accertare, è rimasto ustionato con olio bollente caduto dalla friggitrice. Per i medici il piccolo è “in condizioni critiche”.
Secondo quanto si è appreso successivamente l’incidente è avvenuto non a casa, ma nel panificio della famiglia a Catenanuova. Nel tentativo di soccorrere il piccolo sarebbero rimasti ustionati anche i suoi genitori e uno zio del bambino che sono stati medicati. Nel negozio si sono recati per gli accertamenti del caso i carabinieri del comando provinciale di Enna.
Trasportato in elisoccorso
Il bambino è stato prelevato con elicottero del 118 decollato dall’ospedale di Caltanissetta e portato al pronto soccorso pediatrico del Cannizzaro di Catania, dove è operativo il centro grandi ustionati. Qui è stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico.
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