Tre medici in servizio all’ospedale Civico di Partinico sono stati rinviati a giudizio per la morte di una neonata avvenuta nel gennaio del 2018. Si tratta dei medici Rocco Billone, Maria Pia Marino e Antonio Russo. I fatti risalgono al gennaio del 2018 quando una donna alcamese  ha partorito  una bambina che subito manifestò un grave stress respiratorio.

La piccola è morta tre giorni all’ospedale Civico di Palermo. Il trasporto sarebbe avvenuto in ambulanza e non in elisoccorso.  Il processo inizierà il 16 marzo 2021. “Inizialmente la procura – dicono gli avvocati Baldassare Lauria, Caterina Guppuso e Emanuele Scuto – era orientata all’archiviazione, poi però fu depositata una consulenza di parte, disposta dalla famiglia della bimba e la perizia disposta dal giudice che avrebbero accertato le responsabilità dell’equipe medica e soprattutto l’inadeguatezza del presidio ospedaliero di Partinico”.

“La perizia del giudice e la nostra consulenza medico legale hanno confermato i gravi sospetti della famiglia, la bambina poteva essere salvata se i medici avessero immediatamente disposto il trasferimento della neonata in un centro attrezzato, cosa che invece hanno fatto in ritardo rifiutando il trasporto in elisoccorso”. Il fatto mette sotto accusa pure la struttura ospedaliera di Partinico il cui centro nascita non appare adeguato a rispondere ad eventuali criticità della nascita.

“Riteniamo di portare in giudizio anche l’azienda ospedaliera e la Regione Siciliana – dicono gli avvocati – per le gravi criticità strutturali che non consentono l’adeguata offerta terapeutica”.

Secondo i medici dell’ospedale di Partinico durante il parto non c’è stata alcuna complicanza. “Il reparto di ostetricia e ginecologia dell’ospedale civico di Partinico – dice il medico Rocco Billone – è abilitato da decreto assessoriale regionale ad espletare parti  dalla 34 settimana di amenorrea in poi. Il parto in questione è stato eseguito alla 37 settimana, quindi trattasi di parto a termine e non parto prematuro di una paziente peraltro seguita nel nostro ambulatorio per le gravidanze a rischio. L’intervento è riuscito senza alcuna complicanza. Il feto pesava 2 kg e 650 grammi e, alla nascita l’indice di Hapgar segnava il valore perfetto di 9.10”.

Articoli correlati