Tragedia sulle Madonie. Un bimbo di quattro anni è morto a Petralia Soprana in contrada San Giovanni Sgadari, probabilmente a causa di una fuga di gas che ne avrebbe causato il soffocamento anche se dovranno essere le indagini e la ricostruzione dei fatti ad accertare le cause del decesso. Secondo quanto hanno raccontato i genitori questa mattina c’era un forte odore di gas nell’abitazione. Il bimbo di quattro anni non respirava bene e la situazione è andata progressivamente peggiorando fino a quando il piccolo è andato in arresto cardiaco.

L’incidente nelle case rurali, la Masseria Sgadari estranea ai fatti

L’incidente è avvenuto nelle case rurali che si trovano nella Contrada mentre la Masseria Sgadari, che porta il medesimo nome della Contrada, come struttura turistica è assolutamente estranea ai fatti.

La precisazione arriva da Anna Amalfi per conto dell’avvocatessa Maria Antonietta Sgadari, proprietaria della struttura “Tutti noi, siamo profondamente addolorati e sconvolti per il tragico lutto che ha colpito i nostri vicini” dicono

La chiamata per i soccorsi

Quando il piccolo ha mostrato segni di difficoltà respiratorie sono stati chiamati i soccorsi e sul posto sono intervenuti i sanitati del 118 in elisoccorso. Inizialmente il bambino sembrava potersi riprendere grazie alle manovre di rianimazione. Una speranza durata solo qualche minuto. Nonostante tutti i tentativi dei sanitari il bimbo è morto poco dopo. La dose di gas respirata è stata fatale per il piccolo. Sul posto anche i Vigili del fuoco e i Carabinieri. I primi per mettere in sicurezza i luoghi mentre ai secondi toccheranno le indagini tese alla ricostruzione degli eventi.

Indagini in corso

Il piccolo, figlio di una coppia di Gangi, era a letto. Con lui c’era la mamma. Nella care rurali sono arrivati i vigili del fuoco del distaccamento di Petralia Sottana insieme ai sanitari del 118 giunti inizialmente in ambulanza e poi anche in elisoccorso. In casa c’era un forte odore di gas. Proprio per questo la fuga di gas è la pista privilegiata, ma sono ancora in corso le indagini dei carabinieri per stabilire cosa sia successo questa mattina nella masseria.

Bimbo morto, trovato privo di sensi a letto

Il bambino che avrebbe compiuto a breve 4 anni, si chiamava Francesco, è morto durante trasferimento in ospedale in ambulanza. I genitori hanno riferito ai carabinieri di avere scoperto il figlio privo di sensi alle 11 di questa mattina. Le indagini sono coordinate dalla procura Termini Imerese.

Periodo nero per i bambini

E’ un periodo nero per i bambini in Sicilia. Neanche due settimana fa un bimbo di 6 mesi in un passeggino è stato investito da un uomo a bordo di uno scooter mentre, con il papà stava attraversando il viale Vittorio Veneto a Catania. E’ accaduto all’altezza dell’incrocio con via Cagliari. Il bambino è stato trasportato in codice rosso nel Policlinico e poi è stato trasferito nell’ospedale San Marco. Sul posto sono intervenuti agenti della Polizia locale.

Un altro bambino salvato a Trabia

A settembre, invece, un bambino è stato salvata durante la festa del Santissimo Crocifisso, dove il piccolo di appena 5 anni ha perso i sensi e si è accasciato al suolo mentre si trovava sulle giostre.

La tragedia sfiorata

I carabinieri della compagnia di Termini Imerese che si trovavano lì in servizio di ordine pubblico, si sono accorti che si era formato un capannello di persone e si rendevano subito conto della gravità della situazione.

I militari hanno chiamato il 118 il militare, approcciandosi al piccolo, privo di sensi, gli prestava assistenza attuando le manovre di primo soccorso, attività per la quale i carabinieri sono specificatamente formati.

La corsa contro il tempo

Per recuperare tempo prezioso, i militari organizzavano insieme ad un cittadino presente sul posto il trasporto del bimbo con la madre presso l’ospedale di Termini Imerese che hanno raggiunto scortati dalla gazzella dell’Arma che a sirene spiegate si è fatta largo nella trafficata serata del sabato.

Il piccolo, per precauzione, è stato trasferito all’ospedale dei Bambini di Palermo “Di Cristina – Fatebenefratelli” dove è stato scongiurato ogni pericolo.

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