I Carabinieri di Cinisi (Pa) il 5 novembre scorso hanno sequestrato un oleificio al quale sono state contestate diverse violazioni in tema ambientale. L’impianto in questi giorni è stato dissequestrato in seguito a un decreto di revoca di sequestro ordinato dalla Procura di Palermo.

In particolare, i lavori dell’oleificio gestito dalla cooperativa Mineo Saitta, che si trova a Cinisi, in via Nazionale, sono stati fermati dopo l‘intervento dei militari che hanno applicato un verbale di sequestro preventivo al frantoio. Il provvedimento è stato eseguito in seguito alla contestazione di una presunta non corretta gestione delle acque di vegetazione che, per legge, posso essere destinate allo spandimento in agricoltura.

La coop Mineo Saitta, assistita dall’avvocato Salvatore Casarrubia, ha presentato istanza di dissequestro che è stata prontamente accolta dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, con restituzione del complesso aziendale avvenuta il 20 novembre. Nello specifico, si è sottolineato come l’azienda fosse munita di tutte le autorizzazioni ambientali per potere operare e che, in ogni caso, è stato programmato un nuovo sistema di gestione delle acque di vegetazione. Il pm del Tribunale di Palermo, accogliendo l’istanza di dissequestro presentata dal legale Casarrubia, ha provveduto a revocare il sequestro preventivo.

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