Per gli schiaffi ai bimbi della scuola materna di Borgetto, nel Palermitano, due condanne confermate, una quasi del tutto annullata e altre due invece le assoluzioni. Questo quanto ha stabilito la quarta sezione della corte d’appello di Palermo riguardo alla vicenda delle presunte vessazioni fisiche e psicologiche nei confronti dei piccoli alunni delle 5 maestre finite sotto processo. L’operazione dei carabinieri risale al 2019.

Condanne e assoluzioni

Due soltanto le condanne che sono state confermate rispetto a quanto era stato stabilito in primo grado. Si tratta delle maestre Giuseppina De Luca e Daniela Di Gregorio a cui sono stati inflitti due anni per maltrattamenti in concorso di colpa per omissione, pena sospesa. Notevolmente ridotta invece la pena nei confronti di Maria Concetta Vitale per cui è caduta l’accusa di maltrattamenti in concorso e venendo condanna soltanto per un episodio per “abuso dei mezzi di correzione”. Assolte invece da ogni accusa “per non aver commesso il fatto” Rosa Lupo e Maria Caruso. Tutte erano difese dall’avvocato Antonio Maltese. Tra 90 giorni si sapranno anche le motivazioni di questa sentenza.

Una sola parte civile ammessa

Importante e significativa riforma anche per quanto concerne le parti civili. Mentre in primo grado furono ammessi genitori e nonni di tutti i bambini degli alunni delle 5 maestre, adesso invece in esito a questa sentenza una sola parte civile è stata ammessa: i genitori di un bambino disabile che era nella classe delle due maestre condannate per maltrattamenti.

L’operazione del 2019

Le indagini all’epoca partirono dalle denunce dei genitori di alcuni bambini che avevano segnalato che i figli presentavano segni di percosse sul corpo. Nella scuola di contrada San Carlo, all’ingresso del paese provenendo da Partinico, vennero piazzate delle videocamere che ripresero effettivamente queste violenze. I bambini venivano colpiti con calci, schiaffi, trascinati con la forza e costretti a stare seduti. Ovviamente, alla luce di questa sentenza, non tutti gli episodi di presunta violenza sono stati ritenuti tali.

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