E’ filato via senza incidenti il sabato pomeriggio più temuto degli ultimi tempi a Palermo. Forza Nuova da un lato, centri spociali dall’altro tutti in piazza ma senza mai incrociarsi, senza scontri con la polizia che si sono invece registrati in alttre città italiane.
Palermo era il fulcro della tensione dopo il pestaggio di Massimo Ursino, segretario di Forza Nuova a Palermo e dopo la scarcerazione questa mattina dei due aderenti ai centri Sociali che sono accusati di aver fatto parte del commando che lo ha aggredito, legato e pestato.
Ursino, con un occhio nero, si è presentato al comizio di Roberto Fiore, il leader nazionale di FN venuto a tenere il suo comizio elettorale a Palermo. un comizio che era già programmato visto che Fiore è candidato, ma che alla fine anzinchè in piazza si è tenuto all’internod ell’hotel Excelsior in piazza Croci.
Fiore, però, non ha risparmiato critiche alla scelta del Gip di scarcerare i due attistiti del centro sociale Anomalia: “E’ uno scandalo – ha detto – che certi ambienti abbiano il favore di certe procure, soprattutto quella di Palermo”.
Sul fronte opposto della barricata i centri sociali hanno manifestato a Piazza Massimo e tenuto un corteo che ha girato per il centro tornando sempre a Piazza Verdi. Al grido ‘Fascisti carogne’ con striscioni antifascisti e sventolando rotoli di nastro adesivo come a rivendicare l’agguato a Ursino, hanno tenuto in ostaggio il centro per tutto il pomeriggio ma sono rimasti lontani dall’area assegnata a Forza Nuova a circa un chilometro di distanza.
Si valutano in tremila ed hanno festeggiato anche per la scarcerazione di Gianmarco Codraro e Carlo Mancuso.
“Crolla dunque il castello giudiziario creato ad arte da Digos e Pm per colpire i centri sociali – scrivono i giovani di Anomalia ed Ex Karcere – sale alle stelle l’entusiasmo e aumenta minuto dopo minuto il livello di partecipazione alla manifestazione antifascista cittadina, prevista per oggi con concentramento in piazza Verdi, indetta da associazioni, partiti, sindacati, comitati di quartiere, centri sociali e collettivi studenteschi. Il serpentone eterogeneo ma univoco nelle istanze affermerà l’identità assolutamente antifascista, e dunque antisessista e anti razzista, della città di Palermo”.
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