E’ morto un eroe silenzioso di Brancaccio. Mario Romano, 76 anni, è scomparso tra la notte di sabato 28 e domenica 29 settembre. Era uno degli ex ragazzi di don Pino Puglisi, un uomo che ha dedicato la sua vita alla lotta contro la mafia nel suo quartiere. Romano, insieme a Pino Martinez e Giuseppe Guida, faceva parte del Comitato intercondominiale di via Hazon, che si batteva per ridare dignità agli scantinati del quartiere, diventanti simbolo di degrado.
Il ricordo di Mario Romano
Il dolore per la scomparsa di Mario Romano è profondo. Lorena Romano, figlia di Mario, ha annunciato la sua scomparsa sul suo profilo Facebook: “Voglio immaginarti felice sopra il tuo amato treno, destinazione Paradiso. Buon viaggio Papi”.
Poi, il ricordo di Pino Martinez, componente del comitato intercondominiale di cui Mario era il cuore pulsante: ” Mario per me è stato come un fratello, fortemente uniti, insieme a Pino Guida, in quel gruppo di cittadinanza attiva che abbiamo creato e chiamato Comitato Intercondominiale. Di questo gruppo siamo stati i componenti più attivi e nel nostro impegno per il riscatto di Brancaccio, fortemente condizionato dalla mafia e dalla politica collusa con essa, siamo riusciti a coinvolgere ed avere accanto a noi il nostro fraterno amico Padre Puglisi. Noi tre insieme il 29 giugno 1993 abbiamo subito un violento atto intimidatorio nella notte, ci hanno bruciato le porte d’ingresso dei rispettivi appartamenti; due mesi e mezzo dopo, il 15 settembre 1993, è stato ucciso Padre Puglisi. Entrambi i crimini portano la firma della mafia ed entrambi i crimini portano gli stessi nomi; mandanti: fratelli Graviano; esecutori: Salvatore Grigoli, Gaspare Spatuzza più altri. L’impegno nostro portato all’unisono con il nostro parroco ha dato molto fastidio. La mafia cominciava a percepire che Comitato Intercondominiale e Parrocchia stavano mettendo in discussione il controllo del territorio perché la gente cominciava a rivolgersi a noi. Caro Mario, cari fratelli nell’impegno sociale per il riscatto di un agglomerato umano abbandonato dallo Stato e lasciato in mano ai vili mafiosi e sodali, cari amici tutti, solo in un piccolo Prete abbiamo trovato sostegno e forza di Spirito per lottare ed andare avanti per dare un avvenire dignitoso ai nostri figli e ai nostri nipoti. Ora tu Mario già sei al cospetto di Dio che ti avvolge nella sua Luce, ma oggi ti ha accolto lui, Padre Puglisi che ti voleva molto bene e con il quale, come facevamo sempre qui sulla terra e oggi tu in Cielo, ragionerai come continuare a spargere semi d’Amore a Brancaccio e non solo a Brancaccio. Onori a te Mario, fratello mio”.
Il cordoglio
In tanti ricordano le dure lotte che Mario Romano ha affrontato nelle sue battaglia di civiltà. La lotta contro la mafia di Mario e del comitato interconrdominiale ha avuto un prezzo. Nel 1993, la porta di casa sua è stata oggetto di un violento atto intimidatorio: le porte d’ingresso sono state bruciate nella notte. Pochi mesi dopo, il 15 settembre, Padre Puglisi veniva ucciso.
“Con te caro Mario va via da questo mondo un pilastro fondamentale del bene, del bello e del giusto. Porterò il tuo sguardo nel mio cuore. L’eterno riposo dona a lui o Signore e splenda a lui la Luce perpetua riposi in pace Amen. Il Signore mandi i suoi Angeli a confortare Graziella e tutti i tuoi familiari” – ha scritto un utente sui social -.
Poi ancora: “Ho appena saputo da mio fratello Pino della morte del carissimo Mario, figura di promo piano della lotta alla mafia in un periodo storico con il Comitato Intercondominiale Brancaccio uniti al nostro immenso punto di riferimento “Padre Pino Puglisi”. Con Pino molto addolorato abbiamo parlato di Mario che Pino amava come fisse un fratello. Con Mario ci lascia una figura semplice, umile e coerente, un uomo meraviglioso che ha tanto amato la famiglia e la giustizia. Grazie Mario non ti dimenticheremo e condoglianze alla sua cara famiglia”.
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