Chiede per l’ennesima volta i soldi alla madre per comprarsi la droga. Lei esasperata glieli rifiuta e lui le incendia l’autovettura parcheggiata sotto casa, in via Miserendino , nei pressi di corso dei Mille, all’altezza del monumento dei Caduti, in pieno centro storico.

Il giovane subito dopo l’atto incendiario è stato rintracciato dai carabinieri della compagnia di Partinico, ammettendo la propria responsabilità. Appena identificato dai militari dell’arma, il ragazzo, G.V. di 24 anni , disoccupato, con precedenti di polizia, ha accusato un improvviso malore ed è stato subito trasportato presso il pronto soccorso dell’ospedale cittadino con l’ambulanza del 118 , richiesta dagli stessi carabinieri, che lo hanno accompagnato.

Durante il tragitto , il ragazzo è andato in escandescenza minacciando e scagliandosi come un fulmine contro i due carabinieri che si trovavano con lui sull’ambulanza.

Ne è nata una brevissima colluttazione subito domata dagli stessi militari . A seguito dell’aggressione uno dei due militari ha riportato lievi lesioni. Il ragazzo oltre la denuncia per incendio doloso è stato quindi arrestato per minacce e aggressione a pubblico ufficiale.

L’episodio è accaduto venerdì sera intorno alle 21, quando in via Miserendino , teatro dell’incendio è scattato l’allarme.

A lanciarlo sarebbero stati i residenti del quartiere. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia cittadina e i vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno domato le fiamme, rimettendo la zona in sicurezza. Il rogo ha quasi completamente distrutto l’autovettura , una Citroen C 3, ridotta ad uno scheletro annerito.

Il ragazzo avrebbe appiccato le fiamme all’auto della madre perché , come detto, si sarebbe rifiutata di cedere all’ennesima richiesta di denaro del figlio per comprare la droga. Cosi davanti ad un nuovo rifiuto , il 24enne, avrebbe deciso di vendicarsi e avrebbe dato fuoco all’auto della genitrice, cospargendola di liquido infiammabile, probabilmente benzina.

A conferma del dolo, come scrive il Giornale di Sicilia, il rinvenimento sul posto di una bottiglia di plastica con tracce di combustibile. Il giovane dopo l’arresto su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato trasportato presso il tribunale di Palermo per essere giudicato con il rito della direttissima .

L’udienza si è conclusa con la convalida dell’arresto, l’uomo è stato posto ai domiciliari a Castelvetrano, suo paese d’origine, in una casa in uso alla sua famiglia.