Tassa sui rifiuti, una nota abbastanza dolente per i palermitani che hanno nel corso del tempo, fronteggiato più volte l’emergenza rifiuti. Sono in molti a chiedersi che senso abbia pagare per il servizio di raccolta e smaltimento rifiuti che in città presenta più falle. Più volte il sindaco Orlando ha evidenziato come l’evasione della Tari incida su questo stato di cose.
Per migliorare il sistema e favorire il decoro urbano, il Comune ha pensato all’operazione Compliance 2018 che partirà dal primo marzo.
Di cosa si tratta? Nello specifico di recuperare la Tari non ancora pagata venendo incontro ai cittadini attraverso un sistema studiato appositamente.
In buona sostanza, chi non ha pagato la TARI relativa all’anno 2018 riceverà una lettera con cui si comunica che il mancato versamento può essere regolarizzato avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso. Ciò consentirà di versare il tributo dovuto con l’applicazione di sanzioni ridotte, ovvero una sanzione del 4,29%, anziché del 30%, per l’omesso versamento della rata di TARI dell’aprile 2018 e una sanzione del 3,75%, anziché del 30%, per l’omesso versamento della rata di TARI dell’ottobre 2018.
Per semplificare il pagamento dell’importo dovuto o la comunicazione di eventuali rettifiche dei dati, sul Portale dei Servizi Online del Comune di Palermo sarà disponibile il servizio “Compliance TARI 2018” che comprende la Calcolatrice TARI e un Modulo Comunicazione da compilare online.
La calcolatrice consente di pagare direttamente on line con PAgoPA oppure di stampare il modello F24 precompilato (non occorre, quindi, inserire alcun dato) ed effettuare il versamento presso gli sportelli bancari e postali o tramite home-banking.
Il modulo di comunicazione serve per comunicare errori nella determinazione del tributo dovuto. Ciò consentirà l’aggiornamento tempestivo della posizione fiscale del contribuente che non dovrà più recarsi a fare lunghe file agli sprotelli temendo la scadenza del termine di pagamento della Tari.
Il piano invio delle lettere di compliance riguarderà, in un primo momento, le utenze con debito superiore a 500 euro.
La consegna delle lettere avverrà tramite PEC per le utenze non domestiche e tramite lettera cartacea per quelle domestiche.
Le utenze con debito superiore a 500 euro si trovano maggiormente a Borgo Vecchio, 1.277 utenze delle quali 914 non domestiche e 363 domestiche; nel quartiere Croci-Ruggero Settimo dove sono 1.398 in totale delle quali 1.131 non domestiche; e ancora a Partanna Mondello (1.232 in totale), a Resuttana (1.555), in zona Marchese di Villabianca-Sampolo (1.061 utenze in totale).
Tra i quartieri più virtuosi, dove i morosi raggiungono cifre inferiori, troviamo le zone di Villa Tasca, Sferracavallo, Notarbartolo-Giardino Inglese, Principe di Palagonia.
L’importo complessivo della Tari non ancora pagata che il Comune spera di incassare, con questo piano, ammonta esattamente a 10.383.788, 19 euro.
Commenta così, Antonino Gentile, assessore comunale a Bilancio e Risorse, con delega ai tributi: “Continua l’opera di ammodernamento dei servizi fiscali per agevolare i pagamenti dei tributi dovuti. Dopo che nel 2018 è entrato in vigore l’innovativo regolamento sul ravvedimento operoso che consente ai cittadini di prevenire gli accertamenti e adempiere anche in ritardo con sanzioni minime, anche quest’anno, il Comune ha deciso di concedere un’ulteriore possibilità prima di notificare gli avvisi di accertamento per omesso pagamento TARI 2018 e procedere al recupero coattivo delle somme, con aggravio di sanzioni ed interessi. Nei confronti di coloro che continuano a non pagare e danneggiare la comunità di appartenenza, il settore tributi provvederà alla successiva notifica degli avvisi di accertamento con l’applicazione delle sanzioni nella misura intera”.
Per il sindaco Leoluca Orlando “perché sia possibile pagare meno è necessario che tutti paghino e che non ci siano “furbetti” e “furboni”. Anche per questo motivo, l’operazione che parte fra qualche giorno sarà rivolta a coloro che hanno debiti maggiori. Il lavoro svolto in questi anni per il contrasto all’evasione si è mosso su un doppio binario: maggiore dialogo con i cittadini e migliori strumenti per evitare il ricorso al contenzioso legale da un lato, caccia serrata agli evasori incalliti dall’altro. Un lavoro che ha dato i suoi frutti testimoniati dalla crescita della riscossione”.
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