“A poche ore dall’ennesimo atto intimidatorio che ha come preciso bersaglio il Direttore Generale dell’Asp di Palermo intendo esprimere la mia piena solidarietà ad un uomo che sta intraprendendo una battaglia ferma e determinata per la legalità nel sistema sanitario siciliano. Attorno ad Antonio Candela ormai da troppo tempo si percepisce un clima inquietante e pericoloso, dinanzi alla violenza è dovere della Politica e delle Istituzioni restare uniti a fianco delle persone oneste.” A dichiararlo è il Vice Presidente della Regione Siciliana, Mariella Lo Bello.

“Nel momento in cui la sanità siciliana sta portando a compimento un duro percorso di risanamento, uscendo dalla black-list delle regioni in piano di rientro e accingendosi a dare attuazione alle nuove piante organiche, appare quanto mai strumentale l’intervento a gamba tesa da parte di chi cerca di ritagliarsi un vacuo spazio di visibilità”. Lo dichiarano le parlamentari regionali del PD, Antonella Milazzo e Marika Cirone, a propostito delle ultime polemiche che hanno riguardato l’Asp di Palermo.

“Proprio quando l’Assessorato si accinge a dare il via al completamento delle nuove piante organiche, mettendo in moto la macchina delle assunzioni con l’obiettivo di offrire finalmente ai cittadini una sanità efficace ed efficiente, ecco che si scatenano attacchi che hanno il sapore della strumentalità.
Allungare le ombre del sospetto serve solo a insinuare dubbi su vicende su cui comunque sta indagando la magistratura e sulle quali sarebbe meglio tacere, nel rispetto del lavoro che stanno svolgendo gli organi inquirenti”

“L’assessore Gucciardi – continuano le parlamentari – sta lavorando cercando di dare ulteriore impulso al lavoro iniziato da Lucia Borsellino, anche attaccando sprechi e zone d’ombra con l’istituzione della Centrale unica degli acquisti. Ma purtroppo, mentre un assessore del Pd sta realizzando tutto questo, qualcuno porta avanti uno sterile attacco nei confronti suoi e del presidente del gruppo parlamentare del Pd all’ars, colpevole di averne difeso l’operato, mettendo a rischio il successo di un’intera riforma”

“Siamo certe – concludono Milazzo e Cirone – che nessuno intenda pregiudicare tutto questo e che si comprenda la necessità di collaborare per il bene comune, non facendo della sanità un pericoloso terreno di scontro politico.”

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