Non si ferma la bufera sul voto a Palermo nonostante manchino ormai 48 ore all’apertura dei seggi elettorali.

Arrestato un secondo candidato per voto di scambio

La polizia ha arrestato con l’accusa di scambio elettorale politico-mafioso un altro candidato al Consiglio comunale di Palermo. Si tratta di Francesco Lombardo, che corre nelle lista di Fratelli d’Italia. Con lui manette anche per il presunto mafioso Vincenzo Vella, boss di Brancaccio, già condannato tre volte per associazione mafiosa.

L’incontro col mafioso

L’aspirante consigliere comunale, il 28 maggio, avrebbe incontrato il mafioso e gli avrebbe chiesto il sostegno alle elezioni di domenica prossima.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto Paolo Guido. Due giorni fa per lo stesso reato erano finiti in cella un candidato al consiglio comunale di Forza Italia e un costruttore mafioso.

E’ un ex consigliere di Villabate

Lombardo è ex consigliere comunale di Villabate. Nelle elezioni di domenica si era candidato al Consiglio comunale di Palermo.

“Palermo merita le mie attenzioni”, per dare il “dare il massimo nell’interesse della città dove ho vissuto e scorrazzato per le strade del mio quartiere di origine Così Francesco Lombardo, lo scorso 4 aprile lanciava su Facebook la sua candidatura al consiglio comunale di Palermo. Lombardo, in passato, ha rivestito il ruolo di vicepresidente del consiglio comunale di Villabate, per la lista di Fratelli d’Italia di Villabate che appoggiava  il sindaco Gaetano Di Chiara.

Chi è Vella

Vella ha scontato due condanne definitive per associazione mafiosa. Recentemente era stato condannato a 20 anni, ma la corte d’appello un anno fa aveva annullato la sentenza per un vizio di forma: per questo era stato scarcerato ed era libero.

Intercettazione decisiva

Anche in questo caso, come è accaduto per il consigliere di Forza Italia arrestato mercoledì, decisiva è stata una intercettazione ambientale. I due si sarebbero incontrati il 28 maggio scorso e nel corso dell’incontro il politico avrebbe chiesto l’appoggio elettorale al boss.

Dopo il precedente arresto il ritiro di Polizzi

“Mi ritiro dalla competizione elettorale, non sono più in corsa, nell’ipotesi remota di una elezione non accetterei” ha annunciato ieri al gip, nel corso dell’interrogatorio di garanzia, Pietro Polizzi, il primo candidato arrestato, in quel caso esponente di di Forza Italia in corsa per il Consiglio Comunale di Palermo. Una scelta che di fatto fa venir meno anche il reato.

Nel corso dell’interrogatorio Polizzi, difeso dall’avvocato Francesco Riggio, ha anche riferito che l’incontro con Sansone, durante il quale secondo i pm sarebbe stato suggellato il patto illecito, avvenne in una stanza di un patronato che il candidato usava come sede per la campagna. Nella stanza ci sarebbero state diverse altre persone: il legale chiederà di acquisirne la testimonianza.

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