La bufera politica lascia il Parlamento siciliano ancora senza commissioni. Per le nuove composizioni e le nuove presidenze bisognerà attendere ancora una settimana anche se le vecchie commissioni, pur se azzerate, stanno continuando a lavorare ‘in deroga’

Le nomine fra martedì e mercoledì della prossima settimana

“Appena riceverò tutti i nominativi da parte dei capigruppo comunicherò la formazione delle nuove commissioni. Tra martedì e mercoledì convocherò le singole commissioni come da regolamento; poi ognuna eleggerà il proprio ufficio di presidenza” conferma il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, conversando con i cronisti a Palazzo dei Normanni. Proprio oggi, infatti, scade il termine indicato dalla Presidenza ai capigruppo per la trasmissione alla segreteria generale dei nominativi per la composizione delle commissioni. Dopo si aprirà, però, la partita delle presidenze per la quale ci sono già stati incontri informali.

Nessuna faida, azzeramento per evitare finanziaria elettorale

Miccichè, però, spiega che l’azzeramento delle Commissioni non ha avuto nulla a che fare con lo scontro interno a Forza Italia come dalle ricostruzioni giornalistiche “Ho avuto l’impressione che si andasse incontro a una finanziaria elettorale, questo non avrebbe fatto bene alla politica e alla Sicilia: per questo motivo e per la necessità di un riordino in conseguenza dei cambi che ci sono stati in questa legislatura nei gruppi parlamentari ho preso la legittima decisione di azzerare le commissioni parlamentari”.

Il presidente dell’Ars lo ha spiegato rispondendo in aula al capogruppo di Db Alessandro Aricò che prendendo la parola aveva chiesto il motivo dell’azzeramento delle commissioni alla vigilia dell’esame dell’ultima finanziaria e senza un confronto preliminare.

Nessuna relazione con la campagna elettorale

Miccichè ha poi aggiunto che “La campagna elettorale per le amministrative nulla ha che fare con il riordino delle
commissioni, nessun condizionamento da questo punto di vista”.

Resta, però, il tema dell’indizione dei comizi elettorali. Ad oggi non c’è una data per la consultazione e il capogruppo del Pd Giuseppe Lupo lo ha sottolineato in aula chiedendo a Miccichè di farsi portare col governo dell’esigenza di scegliere la data per le elezioni visto che le scadenza dei sindaci e dei Consigli Comunali sono alle porte

Il centrodestra spaccato

Ma per la scelta della data delle elezioni ci sono due fattori che ritardano il percorso. Da un lato la voglia di farle coincidere con i referendum per i quali, però, non c’è ancora la data. La seconda la spaccatura profonda nella coalizione di maggioranza dove adesso irrompe anche la lista Civica di ispirazione Lega

“Abbiamo spinto noi Matteo Salvini a compiere questa scelta: gli abbiamo detto se cambi il nome alla Lega noi aggreghiamo tutti: per questo ritengo che quello di Salvini sia un gesto di grande generosità e coraggio” precisa adesso Miccichè nell’altra sua qualità, quella di coordinatore regionale azzurro

“Io – ha detto Miccichè – avrei chiamato il progetto ‘Prima la Sicilia’, che ha un senso ancora maggiore”.

Cascio candidato di Forza Italia

Ma questo non vu8ol dire che gli azzurri rinuncino al proprio candidato “Francesco Cascio è il nostro candidato a sindaco – ha confermato ancora Miccichè – lo ufficializzeremo nei prossimi giorni”  Per il via libera definitivo si aspetta comunque la riflessione finale con i vertici nazionali del partito. Venerdì intanto torna a Palermo la senatrice di Fi Licia Ronzulli per una riunione con i dirigenti siciliani.

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