Monreale, cittadina normanna alle porte di Palermo, è tra le più apprezzate e frequentate mete turistiche in Sicilia.
Un onore e un onore per il suggestivo paese che cerca di mostrarsi al meglio ai visitatori.
Anche per questo motivo il sindaco Piero Capizzi sta cercando di regolamentare nel modo migliore possibile il conferimento dei rifiuti.

Ma è accaduto, nella centralissima via Venero, un episodio destinato a far discutere. Un operaio in pausa pranzo aveva finito di mangiare un panino e ha gettato la carta che lo avvolgeva e una lattina di bibita in un cassonetto non avendo trovato un cestino nei paraggi. Due vigili lo multano per aver conferito i rifiuti, seppure esigui, fuori dagli orari previsti.

Un eccesso di zelo forse da parte dei due agenti della municipale che hanno sanzionato l’operaio, comprensibilmente sbigottito, con una multa di 164 euro. Ne è scaturita un’accesa discussione tra l’uomo e gli agenti, irremovibili nel confermare l’infrazione. La domanda sorge spontanea: non essendoci cestini nei paraggi, forse l’operaio avrebbe dovuto mettersi i rifiuti in tasca?

“Stiamo cercando con un lavoro intenso nel riportare il corpo della polizia municipale a essere sempre più vicino ai cittadini e simili episodi, se confermati, non fanno di certo bene – ha dichiarato al Giornale di Sicilia l’assessore Sandro Russo -. Capita che ci sia qualcuno che si lasci prendere un po’ la mano ed eccede nel suo zelo lavorativo, faremo tutte le verifiche necessarie e, se è il caso adotteremo anche i dovuti provvedimenti”.

Per il sindaco Piero Capizzi “bisogna distinguere caso per caso i tanti fatti che diventano il veicolo necessario per dare alla nostra città quell’aspetto ordinato e di pulizia che merita ogni angolo visitato e portato fuori come un biglietto da visita. Ma nello stesso tempo non bisogna eccedere in comportamenti fuori la normalità e la ragionevolezza. Della multa comminata al cittadino verificheremo e valuteremo quanto è successo”.

Il paradosso è che in alcune zone di Monreale, l’emergenza rifiuti continua. Come in via Verdi, dove il ritardo nel ritiro dei rifiuti costringe i residenti a tenere, nonostante le elevate temperature della stagione, le finestre chiude per cercare di sfuggire all’odore nauseabondo di immondizia.