Per ricordare i 20 anni di Roberta Siragusa, che ricorrono sabato 19 agosto, la famiglia Brancato-Siragusa per tenere vivo il ricordo della figlia, uccisa a 17 anni dal fidanzato Pietro Morreale nel gennaio del 2021 e condannato in primo grado all’ergastolo, organizza il terzo Memorial a lei dedicato.
Il torneo “Roberta Vive” si svolgerà dal venerdì a domenica
Il torneo a squadre miste tra piccole donne e piccoli maschietti denominato “Roberta vive” si svolgerà da domani a domenica, nel campetto “Dai e vai” dell’Asd San Giorgio Caccamo, in contrada Piano Corte.
Prima udienza d’appello attesa per il 9 ottobre
Il prossimo 9 ottobre si terrà la prima udienza davanti alla seconda sezione per il processo d’appello. Si attende, dunque, l’esito del secondo grado di giudizio per l’imputato. In primo grado, il diciannovenne caccamese era stato condannato anche al risarcimento del danno nei confronti della madre della vittima, Iana Brancato, per 225 mila euro; al padre Filippo Siragusa, per 229 mila e al fratello Dario, per 209 mila e alla nonna Maria Barone per 117 mila euro. Pietro Morreale dovrà risarcire anche il Comune di Caccamo con una provvisionale esecutiva di 15 mila euro.
Il fidanzato condannato all’ergastolo in primo grado ha chiesto la libertà
In attesa dell’inizio d’appello l’avvocato Gaetano Giunta che difende il giovane aveva chiesto la scarcerazione. Ad inizio giugno la richiesta è stata rigettata. Il delitto è avvenuto la notte tra il 23 e il 24 gennaio del 2020. Secondo l’accusa, Pietro Monreale avrebbe litigato con la vittima durante una cena con amici. La coppia si sarebbe allontanata in auto e avrebbe raggiunto la zona del campo sportivo. Il ragazzo, che temeva di essere lasciato, avrebbe colpito con un sasso Roberta tramortendola, poi le avrebbe dato fuoco con della benzina che aveva in auto e l’avrebbe guardata bruciare per 5 interminabili minuti Avrebbe poi caricato il corpo in auto e l’avrebbe buttato in un fosso.
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