E’ morto dopo otto lunghi giorni di agonia di Salvatore Genovese, il sessantenne originario di Cerda che l’8 ottobre scorso è caduto dal tetto della sua villetta di Campofelice di Roccella.
L’uomo dopo il colpo è andato in coma e non si è più risvegliato. Negli ultimi giorni i medici hanno riferito ai familiari che erano svanite le speranze di miglioramento.
Nel frattempo gli accertamenti compiuti dai carabinieri della stazione di Campofelice hanno dato un quadro più chiaro di quello che è avvenuto nell’abitazione di Genovese, noto tornitore del circondario e titolare di una rimessa di veicoli industriali.
Si è trattato di un tragico incidente domestico. L’uomo la sera dell’8 ottobre era salito nel tetto della propria casa per sistemare l’antennina del wi-fi quando a un certo punto ha perso il controllo ed è caduto. Le condizioni sono apparse gravi ai medici del 118 che hanno cercato di rianimarlo, quindi è stato portato in elisoccorso all’ospedale Civico di Palermo, dove è morto ieri mattina.
La notizia è immediatamente giunta al consiglio comunale di Cerda, suo paese natale, che era riunito in seduta ordinaria. Quindi tutti i consiglieri e i componenti della giunta hanno osservato un minuto di silenzio in memoria di Salvatore Genovese.
Intanto nei social network sono apparsi numerosi messaggi di cordoglio alla famiglia. «Era una persona piena di vita – scrive un amico – che ha sempre rispettato il prossimo, stimata da tutti, ben vista in paese, un grande lavoratore. Un uomo con queste qualità non poteva rimanere vittima di incidente così banale».
“Voglio ricordare con questa foto un amico di sempre, un compagno di mille battaglie,una persona leale,onestà,grande lavoratore e grande uomo dedito alla famiglia. – scrive Giuseppe – Lasci un vuoto incolmabile nella tua famiglia e nel cuore di tutti i Cerdesi. R.I.P. Salvatore Genovese”.
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