Insieme agli operatori culturali di Terradamare e i proprietari della dimora ottocentesca, sarà possibile lasciarsi conquistare dalle suggestioni di questo piccolo scrigno di Ballarò e poter ammirare la stanza con i decori arabi, i pavimenti in maiolica delle stanze adiacenti, la volta liberty di uno dei saloni dell’appartamento, e per la prima volta: il nuovo salone appena restaurato, nel quale sarà possibile ammirare un’altra raffinata decorazione Liberty, che per decenni era rimasta coperta sotto diversi strati di intonaco, recentemente restaurata da Franco Fazzio.
Sulla volta liberty “Si tratta di una decorazione molto raffinata realizzata fra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento – sottolinea Fazzio -. Sono raffigurati motivi floreali riccamente compositi, dai colori pastello tipici della tavolozza di Salvatore Gregorietti, esponente di spicco del Liberty in Italia oltre che artista molto noto in quel periodo a Palermo”.
L’evento fa parte del calendario di Palermo Capitale della Cultura2018.
Appuntamento in via Porta di Castro 239, tra Palazzo dei Normanni e San Giovanni degli Eremiti, nel tratto compreso fra via Cadorna e piazza della Pinta .
Prenotazione obbligatoria. Contatti: 329.8765958 – 320.7672134 | eventi@terradamare.org – www.terradamare.org/infoline
La Camera delle Meraviglie, fra realismo e sogno, recentemente aperta al pubblico, è uno spazio nascosto tra le strade dell’Albergheria. Gli infiniti fili che legano la Sicilia al mondo musulmano, sembrano in questa stanza snodarsi.
Tra le tesi più accreditate, ma ancora in fase di possibili evoluzioni, in previsione dei futuri lavori di restauratori e studiosi, la stanza sembra essere un luogo di meditazione, di impatto fortemente emotivo e spirituale.
Difatti, il blu avvolge l’astante, le sue dimensioni, la bellezza delle volute calligrafiche, che hanno affascinato diversi critici, tra cui anche Vittorio Sgarbi, rendono la stanza unica al mondo.
Una visita serale in cui verranno raccontate le fasi del suo fortunato ritrovamento, la storia del palazzo e il suo collegamento con le evoluzioni urbanistiche della città, fino a quando la magia non ha preso forma ed è oggi tornata a Palermo.
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