Il Sindaco Leoluca Orlando ha firmato oggi una Ordinanza “ex art. 50 e 54 del decreto legislativo 267 del 2000” cioè contingibile e urgente
per far fronte a situazioni di pericolo imminente o attuale, relativa alla situazione del “Campo nomadi” della Favorita.

Nell’atto, il Sindaco fa riferimento al recente provvedimento della Magistratura che ha posto sotto sequestro l’area e che impone
“l’adozione di un provvedimento urgente e contingibile per ragioni di sicurezza pubblica, igiene e necessità di intervenire con immediatezza
per superare la situazione di degrado del territorio ed eliminare i pericoli per l’incolumità delle persone e delle famiglie residenti e
garantire la dignità delle persone e la tutela dei diritti sociali e civili delle medesime”.

Con il provvedimento viene dato incarico a diversi uffici dell’Amministrazione e alle aziende partecipate di agire in sinergia
fra loro per continuare ed accelerare le procedure di fuoriuscita dei nuclei familiari presenti nel campo e, contestualmente, alla demolizione delle baracche che si saranno liberate e alla messa in sicurezza dell’area.

In particolare, il Sindaco ordina al Dirigente del Settore Risorse Immobiliari “l’immediato reperimento di immobili da destinare
all’accoglienza temporanea, anche nella fase di trasferimento dei beni confiscati al patrimonio comunale per emergenza abitativa o tipologie
compatibili per un numero proporzionato alle contingenze che di volta in volta emergeranno nell’ottica dell’intero svuotamento del campo,
anche semplificando le procedure e autorizzando ad andare in deroga a quanto stabilito da deliberati di Giunta, e di attivare le eventuali procedure di consegna degli stessi.”

Allo stesso tempo, il Dirigente dell’Area della Cittadinanza Solidale è incaricato “di procedere alla presa in carico dei nuclei familiari
presenti, di elaborare un progetto personalizzato per ciascuno nucleo familiare anche attraverso l’accompagnamento all’autonomia, di elaborare con immediatezza le priorità programmando le procedure di fuoriuscita graduale dei nuclei familiari e sistemazione in strutture alternative o progetti di accompagnamento, a partire dal 15° giorno dalla data della presente ordinanza.”

Via via che le famiglie avranno lasciato le rispettive baracche, il COIME, la RAP, la RESET, l’AMG e l’AMAP dovranno procedere,
rispettivamente, e ciascuno per le proprie competenze specifiche, in osservanza ai vigenti contratti di servizi ed in stretto raccordo con
gli uffici di riferimento dell’Amministrazione Comunale:

– all’immediato abbattimento delle baracche liberate;
– all’immediata pulizia e sistemazione degli spazi del campo, provvedendo contestualmente alla rimozione del materiale di risulta ed
allo smaltimento delle singole componenti dei rifiuti secondo la specifica normativa rispetto alla classificazione degli stessi;
– alla lavorazione e messa in sicurezza dell’impianto elettrico e dei cavi elettrici volanti man mano che si procederà alle demolizioni
attraverso l’installazione di impianti elettrici rimovibili.
– all’eliminazione delle attuali condizioni di insalubrità derivanti dagli scarichi di acque nere riversati direttamente sul terreno.

Infine, alla Polizia Municipale è dato l’incarico di garantire la sicurezza degli spazi anche al fine di evitare l’ulteriore occupazione
del campo.

Ricordando che già nel PON Metro è prevista una specifica azione di intervento sul tema, con una disponibilità di circa 900 mila euro, il
Sindaco ha inoltre incaricato i dirigenti competenti ad “accelerare tutte le procedure di attivazione e realizzazione dei “Percorsi di
accompagnamento alla casa e di integrazione delle comunità Rom, Sinti, Caminanti”.”

“Con questo provvedimento – afferma il Sindaco – vogliamo dare accelerazione ad un percorso già avviato da tempo, che ha portato
negli anni a ridurre già in modo consistente la presenza di cittadini Rom all’interno del campo, permettendo a questa comunità di
palermitani di abbandonare una situazione precaria ed insicura e supportando un percorso di integrazione nel tessuto cittadino. Allo
stesso tempo, la definitiva dismissione del Campo permetterà di restituire a fruizione pubblica un’importante area della città limitrofa alla Riserva naturale di Montepellegrino, come già avvenuto con il parco urbano di Case Rocca. Grazie al PON Metro, questo intervento potrà essere realizzato con l’utilizzo di risorse comunitarie, divenendo parte integrante di un
progetto di sviluppo e coesione sociale, un progetto di sicurezza urbana integrata rivolto all’intera città e a tutta la comunità che
sta già esplicando i propri benèfici effetti sul territorio”.

 

Non mancano i commenti al provvedimento: “L’ordinanza del sindaco Orlando sullo sgombero del campo nomadi della Favorita, a Palermo, rappresenta l’ultimo atto di una brutta pagina della storia di questa città. Il trasferimento, graduale e concordato, di famiglie che per anni hanno vissuto in condizioni precarie non solo restituisce dignità a queste persone, che saranno accompagnate in un percorso di inserimento sociale, ma dimostra come Palermo sia una città aperta all’inclusione e all’integrazione. All’amministrazione comunale, però, adesso spetta anche il compito di riqualificare l’area, restituendola alla fruizione della città” dice Dario Chinnici, capogruppo del Partito Democratico al consiglio comunale di Palermo.

“L’ordinanza sindacale di oggi chiude un’epoca cominciata agli inizi degli anni ’90 con la nascita del campo rom di Palermo. Di fatto oggi è partito il percorso di fuoriuscita delle persone rom e ha preso il via l’iter che in concreto chiude il campo. Apprezziamo lo spirito dell’ordinanza che tiene in grande considerazione i diritti delle persone attraverso la prevista fase di accompaganamento e di autonomia e che inserirà uomini e donne ormai palermitani da tanto tempo in un quadro di protezione e rispetto dei diritti della persona.
Esprimiamo soddisfazione e apprezzamento per questa ordinanza; siamo sicuri che i tempi di fuoriuscita e dismissione del campo saranno rispettati grazie al lavoro dell’Amministrazione comunale e delle sue partecipate. Vogliamo infine ringraziare le tante persone che in questi anni hanno lavorato ai processi di inclusione sociale ed educativa dei cittadini rom di Palermo” sottolineano i consiglieri di Sinistra Comune.

Dello stesso avviso Claudio Fava, deputato regionale Movimento “Cento Passi”: “L’iniziativa del Comune di Palermo per la dismissione del Campo Rom è doppiamente meritoria.Lo è perché affronta una questione di civiltà senza isterismi e perché dimostra che in Italia ci sono risorse e strumenti per garantire rispetto dei diritti e inclusione”.

Così anche Vincenzo Fumetta segretario provinciale di Rifondazione Comunista Palermo. ” Con la firma dell’ordinanza sindacale relativa alla dismissione del campo nomadi la nostra città si conferma un’anomalia politica rispetto al resto d’Italia. E’ infatti sotto gli occhi di tutti ciò che accade a livello nazionale dove il governo reazionario -populista, di Salvini e Di Maio, chiude i porti individuando nei disperati che fuggono da guerra e miseria i nuovi nemici del Paese, così come è notizia di questi giorni che a Roma l’amministrazione comunale grillina, a guida Raggi, con una vergognosa azione di sgombero butta decine di famiglie in mezzo ad una strada. A Palermo invece l’amministrazione comunale concorda con le famiglie un percorso di fuoriuscita dal campo nel rispetto in primo luogo dei diritti delle persone”.

Di tutt’altro tono il commento di Diventerà Bellissima:“Apprendiamo con stupore, dalle dichiarazioni dell’assessore Giuseppe Mattina, la volontà del Comune di Palermo di assegnare entro Natale degli alloggi ai Rom sgomberati dal campo nomadi abusivo della favorita e sostegni economici per gli affitti utilizzando i fondi strutturali del Pon” Queste le parole di Eduardo De Filippis, dirigente provinciale, e Domenico Bonanno, coordinatore dei giovani, del movimento Diventerà Bellissima.

“Da anni il comune tollera l’assoluta illegalità del campo nomadi e soltanto adesso che interviene l’autorità giudiziaria pare voglia provvedere a ripristinare condizioni di legalità e salubrità, promettendo l’assegnazione di tutte le case in tempi record. Tutto questo fa rabbia se si pensa ai colpevoli ritardi nelle assegnazioni degli alloggi popolari ai cittadini palermitani, realmente bisognosi, in attesa da anni di un tetto.”

Questa la posizione del movimento guidato dal governatore Musumeci sull’annosa questione.

“Un’amministrazione sommersa dalle emergenze, a partire dai conti delle partecipate, ed una città invasa dai rifiuti e dove i servizi latitano evidentemente non rappresentano delle priorità. Il Comune di Palermo è una bomba ad orologeria ma il sindaco e gli assessori, incuranti della situazione, continuano con i loro spot a danno dei palermitani. Orlando e la sua giunta, se ne sono in grado, lavorino per dare risposte ai Palermitani.” Concludono Bonanno e De Filippis “In caso contrario abbiano il buon senso di dimettersi e andare a casa, una città non si governa con l’improvvisazione”.

“Ci preme evidenziare che l’ordinanza con cui il sindaco Orlando ordina di accelerare la dismissione del campo nomadi della Favorita ed intraprendere percorsi di fuoriuscita e sistemazione in strutture alternative ed accompagnamento all’autonomia abitativa dei rom che ivi risiedono è un provvedimento necessitato, conseguente al sequestro del campo disposto dall’autorità giudiziaria”. Lo affermano i deputati nazionali Valentina D’Orso, Adriano Varrica, Aldo Penna, Steni Di Piazza, Roberta Alaimo e Giorgio Trizzino, i consiglieri comunali Viviana Lo Monaco, Antonino Randazzo, Concetta Amella, Giulia Argiroffi, Ugo Forello, il consigliere di circoscrizione, Daniela Tumbarello.

“Nessun plauso, dunque, per l’operato del sindaco; anzi. Tale provvedimento dimostra, per l’ennesima volta, che a Palermo si interviene solo quando si è con l’acqua alla gola – proseguono – e si preferisce dare corso a procedure emergenziali che giustificano l’attribuzione di poteri straordinari e di procedure in deroga, piuttosto che avere una visione lungimirante e una gestione ordinaria dei problemi. Dagli anni novanta l’amministrazione sa che deve approntare una soluzione alternativa ma si è sempre girata dall’altra parte. Oggi vuol far dimenticare questa inerzia quasi trentennale con 2 pagine di ordinanza; ma i cittadini palermitani non lo dimenticano”. “Non lo dimenticano i Rom che hanno vissuto sinora in condizioni non dignitose, – proseguono – non lo dimenticano i residenti vicini al campo che hanno spesso lamentato problemi igienico-sanitari e di sicurezza. Come M5S abbiamo depositato la scorsa settimana un’interrogazione al Sindaco in merito al sequestro del campo Rom e per ottenere chiarimenti rispetto al progetto inserito dal comune di Palermo nel Pon Metro per inclusione sociale relativo alla comunità Rom ed auspichiamo di ottenere in tempi brevi risposte alle nostre puntuali richieste”.