‎A Camporeale, piccolo centro del palermitano, ci sono 48 abitazione costruite con i fondi del terremoto del Belice, assegnate ai residenti senza un titolo abitativo valido e per le quali nessuno degli assegnatari ha versato prima una lira e poi un euro.

La vicenda paradossale che si vive tra vie delle Ortensie, via Delle Margherite è stata segnalata dagli storici assegnatari che hanno fatto i salti mortali per regolarizzare la loro posizione e pagare quanto dovuto all’amministrazione competente.

Un danno erariale non da poco. “Il punto è proprio questo – racconta il figlio di una delle storiche assegnatarie – Per anni e ancora adesso non sappiamo chi è l’ente che gestisce queste case. Abbiamo fatto diverse ricerche. Si siamo recati all’Istituto autonomo case popolari di Palermo, al Demanio, al Comune di Camporeale, ma non abbiamo mai avuto risposta. Tengo a precisare che noi volevamo pagare quanto dovuto per regolarizzare la nostra situazione. E questo non ci è stato consentito”.

La loro condizione è degna delle migliori novelle di Pirandello. “I miei genitori, come tutti gli assegnatari non avevano nessun documento valido per legge, se non un foglio di carta che non so quale sia il valore legale rilasciato nel 1976. Succedeva e succede adesso che se qualcuno esce da casa rischia di trovare l’alloggio occupato – aggiunge il figlio – A questo punto non c’è alcuna possibilità di potere entrare in possesso dell’alloggio. Quando si sono verificare le occupazioni delle abitazioni neppure le forze dell’ordine hanno potuto liberare gli alloggi. E così mia madre anziana è costretta a restare in casa e non uscire mai per paura di perdere la sua casa da dove vive da 42 anni”.

C’è chi non esce neppure per il funerale di un congiunto. In quelle case si vive nel terrore. Continui furti, aggressioni. Ci sono state alcuni residenti che sono partiti a Natale e hanno trovato l’appartamento rovistato e messo a soqquadro e solo per miracolo hanno evitato l’occupazione. Gli assegnatari si sono rivolti anche ad alcuni legali, ma non sono riusciti a venire a capo della vicenda.

Il sindaco Luigi Cino che si è insediato da nove mesi ha già cercato di regolarizzare l’assegnazione delle case. “Proprio in questi giorni – dice il sindaco – ho avuto il passaggio delle case dal Demanio al Comune. Adesso ho stanziato nel bilancio 40 mila per l’accatastamento. Dopo questo passaggio farò un bando per vendere gli immobili a chi ne farà richiesta. Certo è incredibile che in 42 anni non si sia riuscito a regolarizzare l’assegnazione”.