Il cane di un imprenditore morde alla gamba un professore universitario e la vicenda finisce in tribunale. Il giudice di Termini Imerese, Vittorio Alcamo, ha assolto l’imprenditore Arturo Fagiana dai reati di lesioni colpose e diffamazione e lo ha condannato a 300 euro di multa per il reato di percosse.  I fatti risalgono al 2018, un professore termitano si presentava dai carabinieri di Termini Imerese per presentare denuncia contro l’imprenditore. Il docente asseriva che il cane di Fagiana, un grosso molosso, era uscito dal cancello lasciato aperto ed incustodito dal proprietario e lo aveva aggredito e morso alla gamba sinistra.

Finisce in tribunale nel Palermitano il caso di un cane che morse un docente universitario, emessa la sentenza dal giudice

L’alterco e lo schiaffo

Secondo la vittima l’imprenditore, dopo un alterco, lo avrebbe colpito con uno schiaffo al viso. Infine Fagiana avrebbe pubblicato un post su Facebook dove avrebbe offeso e dileggiato il professore. Durante il dibattimento l’imprenditore, assistito dall’avvocato Salvatore Palmisano, si è sempre difeso affermando che il cane non aveva mai morso il professore. Il legale nel corso del processo ha messo in evidenza alcune incongruenze. Nel certificato del pronto soccorso da un lato si leggeva che il paziente riferiva che era stato morso alla coscia sinistra. Invece l’anamnesi e la successiva diagnosi riguardavano un morso alla coscia destra.

Il cancello aperto e la diffamazione

Inoltre il legale faceva rilevare che quel giorno il cancello dell’imprenditore era stato lasciato aperto, seppur per pochi secondi, dal padre dell’imputato, mentre quest’ultimo si trovava dentro la villetta a riposare. Nessuna colpa poteva essere attribuita all’imputato per un fatto avvenuto in sua assenza. Infine l’avvocato sosteneva che nessuna diffamazione ci poteva essere stata con il post su Facebook perché il professore, in assenza dell’indicazione delle sue generalità, non poteva essere stato individuato da nessuno. Il giudice ha accolto le tesi del legale e ha assolto Arturo Fagiana dal reato di lesioni colpose per non aver commesso il fatto. Lo ha assolto dal reato di diffamazione perché il fatto non sussiste, e lo ha condannato alla sola pena pecuniaria di euro 300 per il reato di percosse.

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