Ha un nome semplice che invita alla riflessione e all’azione. E una storia lunga, iniziata ben 12 anni fa.
E’ il Comitato Esistono i Diritti, movimento non violento di lotte umane e civili, ambientaliste, antiproibizioniste e per le riforme. Un comitato che è “soprattutto un trans-partito” – come tiene a sottolineare il presidente fondatore Gaetano D’Amico – perché va oltre la logica delle appartenenze, attraversa tutti i partiti ed è aperto a tutti”.

Una lunga storia di battaglie, dalle unioni civili ai diritti dei detenuti

Nel corso degli anni, innumerevoli le battaglie condotte dal comitato, nato dalla tenacia proprio di D’Amico, impegnato in politica (e per tanti anni nel Partito Radicale) e nel sociale, con lo sguardo sempre oltre le apparenze, alla ricerca di una società più giusta e inclusiva.
“All’inizio – racconta D’Amico – eravamo quattro gatti, ma in brevissimo tempo il comitato si è ingrandito ed evoluto”.
Sit in, manifestazioni, appelli alle istituzioni. Il comitato ha sempre fatto sentire la propria voce.
“La prima battaglia – ricorda il fondatore – è stata quella per ottenere la legge regionale sulle unioni civili anche tra persone dello stesso sesso che abbiamo chiesto ben prima della legge Cirinnà. Ci sono voluti 5 anni.
Da 4 anni invece, lottiamo a Palermo per l’approvazione del Regolamento che prevede l’istituzione del garante comunale dei diritti dei detenuti. Il Regolamento è stato approvato dalla giunta Orlando e adesso siamo in attesa della nomina del garante”.
Alla guida del comitato si sono succedute negli anni diverse persone, tra le quali Gaetano D’Amico, Pino Apprendi, Alberto Mangano, Marco Traina, Annalinda Cordaro, Eleonora Gazziano, Antonino Martorana, Marco Feo e Cesare Mattaliano.

La campagna di iscrizione al Comitato

E’ in corso attualmente la campagna di iscrizione al comitato che è in cerca di nuovi sostenitori. D’Amico spiega come fare per aderire. “L’iscrizione al comitato è annuale. La quota minima da versare ammonta a 10 euro.
Al comitato si può iscrivere chiunque, a condizione che condivida almeno una delle nostre battaglie politiche e sociali”. In pochi giorni gli iscritti per il 2023 sono arrivati a quota 68.

Cannabis terapeutica: “Ricominciamo”

In merito agli obiettivi futuri il comitato ha le idee chiare. “La nostra battaglia per il 2023, ma iniziata già quattro anni fa – aggiunge il fondatore – riguarda la cannabis terapeutica. Con lo slogan “Ricominciamo” abbiamo manifestato davanti l’Ars nel mese di dicembre. Ma il nostro impegno era iniziato parecchio tempo prima, e cioè quando era assessore regionale alla Salute Ruggero Razza. Abbiamo ottenuto un tavolo tecnico sulla materia al quale hanno partecipato, per il Comitato, l’avvocato Marco Traina, la dottoressa Monica Sapio e l’ingegnere Giuseppe Brancatelli. Su nostra proposta l’Ars aveva votato un emendamento alla Finanziaria che però poi è stato dichiarato inammissibile dallo Stato. Noi abbiamo continuato a batterci per i diritti dei malati che potrebbero dalla cannabis terapeutica ottenere benefici. Per questo motivo siamo tornati in piazza”.

La manifestazione di dicembre

Il 24 dicembre scorso, come accennato, i membri del Comitato si sono riuniti in sit in davanti l’Ars con lo slogan “Ricominciamo”. Ed hanno consegnato, alla deputata Valentina Chinnici, 70 lettere, una per ogni deputato regionale, chiedendo di ricominciare il percorso intrapreso dalla scorsa legislatura sulla cannabis terapeutica, e l’istituzione di un intergruppo parlamentare che possa affrontare questa delicata questione, “rimasta al palo mentre tanti malati sono in attesa”.

L’appello alle iscrizioni

Il Comitato ha bisogno di sostegno e condivisione degli obiettivi. Conclude D’Amico: “Stiamo crescendo sempre di più e ci fa molto piacere avere tra i nostri membri molti avvocati attivi nel sociale e tanti professionisti.
Del Comitato fanno parte anche due assessori regionali, Andrea Messina e Nuccia Albano, che hanno sposato le nostre battaglie. Si sono iscritti anche i deputati regionali Valentina Chinnici, Stefania Campo, Stefano Pellegrino e Antonello Cracolici. Iscritti per il 2023 anche Roberta Zicari, consigliere comunale di Agrigento e i consiglieri comunali di Palermo Massimo Giaconia, Salvo Imperiale, Concetta Amella, Fabio Giambrone, Fabrizio Ferrandelli, Alberto Mangano, Ugo Forello. Adesso ci rivolgiamo a tutti i cittadini che condividono la battaglia sulla cannabis terapeutica. Li invitiamo ad iscriversi, per continuare a lottare insieme”.
Per ottenere maggiori informazioni sull’adesione al Comitato basta contattare il numero telefonico 329 0128483.

Articoli correlati