“Santa Flavia e Casteldaccia, due amministrazioni nel caos, ma la Regione fa finta di non vedere”. E’ quello che pensa il M5S all’Ars che, per “aprire” gli occhi al governo Crocetta e spingerlo ad attivare le misure ispettive previste dalla legge, ha presentato due interpellanze a sala d’Ercole.

“Non possiamo tollerare – dice il deputato Salvatore Siragusa, primo firmatario degli atti parlamentari – che i cittadini subiscano ancora questa classe politica incapace, che pospone gli interessi dei cittadini a vantaggio degli interessi di pochi. L’evidenza dei fatti ci induce a pensare che si usano due pesi e due misure, che portano a sorvolare sulle macroscopiche topiche delle amministrazioni ‘amiche’, quando contemporaneamente si mette in discussone ogni respiro fatto dal Comune di Bagheria”.

Nei due Comuni del Palermitano regnerebbe la confusione. “A Casteldaccia – dice Siragusa – ci sono stati continui ritardi nell’approvazione dei bilanci di previsione negli anni 2013 e 2014, mente a tutt’oggi non risulta approvato il bilancio di previsione 2015, con conseguenze anche per i consuntivi”.

La situazione è finita sotto la lente della sezione di controllo per la Regione Siciliana della Corte dei conti, che ritiene “che la situazione finanziaria del Comune di Casteldaccia, quale emersa dalla documentazione esaminata, presenta profili di criticità che se non tempestivamente rimossi potrebbero incidere negativamente sul mantenimento degli equilibri di bilancio nei successivi esercizi finanziari”.

“In pratica – commenta il deputato – siamo davanti ad un’inevitabile dichiarazione di dissesto”. Non è messo molto meglio il Comune di Santa Flavia, con 5 consiglieri dimissionari, (“probabilmente – spiega Siragusa – per ipotetici condizionamenti esterni, soprattutto per quanto riguarda le attività relative ai piani di lottizzazione ed all’edilizia residenziale in genere, come si apprende da organi di stampa locali”) e la sospensione di un sesto da parte del prefetto di Palermo. Ciliegina sulla torta, anche la situazione economica dell’ente non appare per nulla florida, con importanti scadenze imminenti alla porta, come, ad esempio, l’approvazione del bilancio.