E’ il caos nel settore dei cimiteri a Palermo. La situazione già drammatica con oltre 500 salme a deposito diventa un incubo.

La sospensione dei 38 dipendenti comunali coinvolti nell’inchiesta sull’assenteismo paralizzerà i servizi. E’ lo stesso Comune che fa previsioni catastrofiche. Le salme a deposito arriveranno a oltre 600. 

Ieri è arrivata al Comune la notifica ufficiale relativa ai provvedimenti assunti dalla Procura nei confronti di 38 dipendenti del Comune coinvolti nell’ultima indagine sui “furbetti del cartellino” all’ufficio cimiteri.

Ai sensi della normativa vigente, essendo stati sorpresi in flagranza di reato o ripresi da telecamere dell’autorità giudiziaria, per i dipendenti scatta l’immediata sospensione dal lavoro, senza stipendio e unicamente con diritto unicamente all’assegno alimentare.

Per chiarire ed evitare malintesi: la sospensione non è né richiesta né decisa dal Comune né dalla Procura. E’ semplicemente un atto automatico in presenza di flagranza di reato.

Si tratta di 38 fra dipendenti Coime (7) e “del comparto (cioè dipendenti “classici”). A determinare grandi problemi è la presenza di 12 (su un totale di 15) addetti al trasporto e 3 (su un totale di 4) ufficiali di stato civile.
I primi si occupano del trasporto dei feretri in tutti quei casi in cui ciò sia di competenza comunale (poveri, interventi richiesti dall’autorità giudiziaria, vittime di incidenti, morti in ospedali senza parenti).

I secondi si occupano di registrare il decesso e quindi di dare materiale avvio a tutte le pratiche.
Oggi c’è stata una riunione per affrontare la situazione nel corso della quale è emerso che di fatto per i trasportatori non ce ne sono altri 12 che possono essere spostati da altri uffici/servizi. Intanto ne hanno individuato 8 e domani si faranno le disposizioni di trasferimento.

Per gli ufficiali di Stato civile sembra che la situazione sia più semplice, ma in ogni caso la concomitanza con le feste determina rallentamento del tutto.

La dichiarazione di “zona rossa” determina la sospensione delle operazioni di estumulazione delle vecchie salme dalle nicchie del cimitero, per cui un ulteriore rallentamento delle tumulazioni. Si prevede quindi che si possa arrivare entro fine anno, anche in conseguenza dell’aumento delle morti, ad avere 600 salme a deposito se non dovessero intervenire fatti nuovi (che sono in cantiere ma sui quali per motivi scaramantici non mi pronuncio).

“Il continuo insorgere di ostacoli e problemi di varia natura vanifica ogni volta gli sforzi per riportare a normalità una situazione certamente grave. Una situazione, ormai è chiaro a tutti, nella quale a problemi di ordine strutturale e burocratico si sono aggiunti in modo determinante comportamenti illeciti e irregolarità di ogni tipo.
Nonostante questo, continua il lavoro per studiare sempre nuove soluzioni, che speriamo possano concretizzarsi in modo risolutivo e definitivo già nelle prossime settimane.”

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