Continua il caos in via Crispi a Palermo fra controlli anti terrorismo per l’accesso al porto e lavori di scavo lungo la via mare. “L’ordinanza che chiude i varchi di accesso Amari e Santa Lucia al porto di Palermo non provoca disagi solo al traffico, ai passeggeri e agli automobilisti, ma anche ai lavoratori dello scalo che sono obbligati a lasciare le proprie auto fuori per le immense code che si sono venute a creare, e che impiegano molto più tempo per poter raggiungere il posto di lavoro in perfetto orario. È assurdo che, chi non viva il porto, possa stabilire regole che, alla fine, limitano la sua funzionalità”.
Ad affermarlo è Antonino Napoli segretario regionale Fit Cisl Portuali che interviene così sulla chiusura dei due varchi al porto di Palermo fino a novembre del 2017. “La scelta del comune di Palermo rischia di esasperare gli animi delle maestranze portuali, che a causa dell’ordinanza si ritrovano per ore in coda in attesa di accedere in porto, rischiando di ritardare qualsiasi operazione portuale, operazioni, che ad oggi hanno sempre garantito partenze e arrivi di tutte le navi. A rischio dunque c’è la funzionalità del porto e per oltre un anno”.
Daniela De Luca segretario Cisl Palermo Trapani conclude, “auspichiamo che nei prossimi giorni il comune di Palermo dialoghi con l’Autorità Portuale affidandosi ai suoi pareri per assumere queste decisioni strategiche per la regolarità del traffico navi, per il lavoro dei portuali, per la mobilità dei turisti e dei cittadini in viaggio e in transito nella zona del porto ma non solo, il provvedimento, infatti, sta creando disagi anche alle attività commerciali interne allo scalo dove risulta impossibile ormai accedere”.
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