Caos, scippo e fuga alla Vucciria. Sembra la scena di un film girato nei suk arabi. Una storia romanzata di serie B che usa i peggiori stereotipi per la propria trama. Invece è accaduto davvero a Palermo, nei luoghi della movida intorno al mercato della Vucciria.

Un giovane si avvicina furtivamente e scippa una ragazza ma interviene la polizia e lo blocca. Finn qui una storia di microcriminalità ma a lieto fin visto l’intervento della forse dell’ordine.

E invece il popolo della notte a sorpresa non si sente garantito e tutelato dall’intervento della polizia, non si sente protetto dagli scippi.

Sono da poco passate le 4 del mattino di domenica scorsa. Una decina di giovani circonda gli agenti che avevano appena arrestato il presunto ladro che è già in manette. Tensione, confusione, poi un pugno sferrato a un sottufficiale, come racconta Repubblica Palermo oggi in edicola, quindi la fuga ancora in manette.

Scattato l’allarme alla centrale operativa, una decina di volanti hanno circondato la zona. Ma niente da fare: fuggiasco e complici improvvidsati sono spariti. Il popolo della movida selvaggia ha protetto la fuga, gli investigatori sospettano che il giovane si sia allontanato dal centro storico a bordo di un’auto.

E dopo un giorno di ricerche, la beffa, la sfida. Qualcuno ha recapitato alla polizia le manette, spezzate. Sembra un copione che si ripete. Nei mesi scorsi, anche alla Kalsa e in corso Tukory i poliziotti erano stati aggrediti per impedire gli arresti. Ma, questa volta, non sono gli abitanti dei quartieri a scendere in strada contro gli agenti. È il popolo della movida. Le prime indagini ipotizzano con una sufficiente certezza che gli aggressori non sono della Vucciria. Sono giovani che frequentano i pub, alcuni dei quali arrivano da altre zone popolari della città.

La questura aveva deciso un presidio fisso in piazza Garraffello. A poca distanza, fra corso Vittorio Emanuele e piazza Marina, ce n’è un altro. Un modo per arginare l’ultima impennata di scippi e rapine nei confronti dei turisti. Ma, evidentemente, la Vucciria resta una zona franca. Le indagini sono ora condotte dagli investigatori della squadra mobile.