Caos e disagi per la Tari provocata dalla chiusura degli sportelli informativi del Comune in piazza Giulio Cesare e in via Ausonia. Con la prossima scadenza del 31 ottobre sono tanti i cittadini che chiedono chiarimenti sulle cartelle pazze.

I due front office sono chiusi e i contribuenti sono stati dirottati all’ottava circoscrizione, in via Fileti, e l’altro alla sesta, in via Monte San Calogero.

Il risultato pochi addetti e tanto caos.

A segnalare l’emergenza è proprio un utente un benzinaio che si è dovuto spostare da piazza Sant’Erasmo per raggiungere la via Fileti dove ha trovato tantissime persone accalcate che stavano tornando indietro perché oggi non sarebbero riusciti ad avere notizie.

“Sono stato sorpreso pure io – dice il presidente  della settima circoscrizione Marco Frasca Polara – nessuno ci ha avvertiti”.

Gli uffici comunali sono chiusi perché il Comune ad agosto ha preso la decisione di chiuderli per gestire l’arretrato.

«È una decisione che abbiamo preso ad agosto, quando abbiamo capito che non riuscivamo più a gestire l’arretrato», dice la dirigente Maria Mandalà, che a luglio è arrivata alla guida del settore Tributi e «ho trovato una situazione grave, con circa 40 mila pratiche arretrate che significano non solo possibili prescrizioni per gli evasori ma anche il cervellone in tilt, con il rischio serio di moltiplicare le cosiddette “cartelle pazze”».

Mandalà aggiunge di aver segnalato l’emergenza all’amministrazione, “ma mi sono pure stati tolti altri due funzionari» e i pochi dipendenti rimasti sono per lo più in part time o usufruiscono della legge 104, lavorando di fatto meno di quanto servirebbe. Così, nel tentativo di allungare la coperta troppo corta, sono stati chiusi gli sportelli per il pubblico”.

Chiusi i principali sportelli della Tari in città per smaltire 40 mila pratiche di arretrato con evidenti ricadute sui servizi per i contribuenti.

Il primo appuntamento programmabile è possibile averlo per fine novembre. “Sarebbe stato utile anche predisporre una strategia per fronteggiare l’utenza che in questi giorni, per l’imminente scadenza del tributo al 31 ottobre, ha la necessità di interagire con gli Uffici rispetto agli avvisi ricevuti – dice Marcello Susinno, consigliere Comunale di Sinistra Comune componente della Commissione che si occupa di personale.

E normale che tra gli avvisi di pagamento possano esserci ad esempio delle duplicazioni o delle difformità rispetto alla quota variabile o si po’ presentare la necessità di avanzare delle istanze di voltura o cessazione e quant’altro. Certo è – continua Susinno – che in una città come Palermo le uniche due, tre postazioni attualmente attive, in Via Monte San Calogero e Via Fileti, non potranno essere sufficienti per fronteggiare tutta l’utenza e risulta quindi imprescindibile riattivare subito, anche temporaneamente, in funzione della prossima scadenza del tributo, le postazioni recentemente chiuse.

In passato – conclude Marcello Susinno – si era sempre parlato invece di un aumento degli sportelli e la questione legata ad utilizzare le procedure informatiche, senza considerare le oggettive difficoltà di molti cittadini soprattutto anziani senza conoscenze informatiche, si traducono di fatto nella negazione dell’esercizio di un servizio, alle fasce più deboli e meno tutelate”.

 

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