Salvi i fondi per la riqualificazione della chiesa Madre di Capaci, nel palermitano. Dopo i ritardi da parte del Comune nell’utilizzo dei fondi stanziati dalla Regione, ad un certo punto si era rischiato di perdere il finanziamento. Oggi gli uffici hanno completato il complicato iter burocratico e hanno portato a termine l’affidamento dell’appalto per circa mezzo milione di euro.

L’appalto

L’appalto è stato espletato tramite procedura negoziata con aggiudicazione e affidamento tramite gara telematica sul portale Me.Pa., il mercato della pubblica amministrazione. Ad essersi aggiudicati i lavori la I.co.ser srl di Gangi, nel palermitano, che ha offerto un ribasso ad asta del 6,12 per cento per un valore contrattuale complessivo pari a 485.906 euro, escluso oneri non soggetti a ribasso.

Gli interventi previsti

Nello specifico sono previsti tutta una serie di interventi strutturali che mireranno al recupero e riqualificazione nella chiesa di Sant’Erasmo Vescovo e Martire di Capaci, che sarebbe anche la chiesa Madre del paese marinaro. Nel settembre scorsi la Regione, tramite l’assessorato alle Infrastrutture e alla mobilità, aveva diffidato e sollecitato il Comune di Capaci a relazionare in merito all’espletamento di questa gara di appalto e alla consegna dei lavori. Alla fine della nota si evidenziava che in caso di mancata risposta si sarebbe proceduto alla revoca del finanziamento.

L’immediata risposta

Gli uffici, su input del sindaco Pietro Puccio, risposero subito. Lo stesso primo cittadino aveva evidenziato comunque un certo ottimismo sul fatto che le cose si sarebbero appianate e che l’appalto si sarebbe potuto espletare: “Abbiamo ribadito – fu detto ai tempi da Puccio – l’interesse della nostra amministrazione alla realizzazione dell’opera. Non riusciamo a credere, sinceramente, che vi possa essere qualcuno in buona fede che possa minimamente pensare il contrario”. Puccio, insieme agli uffici hanno evidenziato nella nota di risposta trasmessa all’assessorato,  le criticità di ordine tecnico-burocratico ed amministrativo, che ne hanno rallentato l’iter.

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