Al Teatro Massimo di Palermo la cerimonia di chiusura di Palermo Capitale italiana del Volontariato 2025. L’iniziativa alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, di rappresentanti delle istituzioni, civili e religiose, e del Terzo settore.
Nel corso della cerimonia le testimonianze di Chiara Runfolo, alfiere della Repubblica, e di Matilda Guagliardito, giovani protagoniste di percorsi di cittadinanza attiva e impegno sociale. Quindi, il passaggio di testimone della Capitale italiana del volontariato da Palermo a Modena, designata per il 2026.
Consegnata una targa al presidente della Repubblica con il logo del “WeCare Palermo”, ideato nelle attività di co-progettazione con i giovani volontari palermitani dell’VIII circoscrizione, in occasione del “WeCare festival”. L’intento è quello di richiamare le parole di don Milani per evidenziare che “abbiamo a cuore Palermo”.
La Capitale italiana del volontariato è un progetto di CSVnet, associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato (Csv) in partenariato con Forum nazionale del terzo settore e Caritas Italiana e in collaborazione con l’Anci.
Mattarella, volontariato patrimonio morale del nostro Paese
Il volontariato è “una leva possente per dare vicinanza, calore umano, fraternità. In definitiva, dare senso alle relazioni sociali, con la nostra società è innervata dalle esperienze e dalla cultura dei volontari. Per restare ai tanti momenti rimasti impressi nella memoria collettiva, dagli angeli del fango nell’alluvione di Firenze del 1966, ai tanti giovani accorsi a sostegno delle popolazioni colpite da calamità naturali, dai terremoti del Belice, del Friuli, dell’Irpinia, fino a vicende recenti che ben ricordiamo, si potrebbe compilare un lungo calendario della solidarietà. Sono iniziative e comportamenti iscritti nella storia d’Italia”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla Cerimonia conclusiva di Palermo Capitale italiana del Volontariato 2025.
Il volontariato “è un fenomeno, quindi, che accresce il patrimonio morale del nostro Paese. La gratuità può apparire agli scettici un termine caduto in disuso, una ingenua illusione per anime belle ma fuori dalla realtà. Al contrario, le sue azioni sono ispirazione e volano concreto di costruzione del bene comune” – ha aggiunto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella – “Mi ha colpito, in una delle tante occasioni di incontro, uno studio dedicato dall’Università di Torino all’impatto degli interventi concreti di un’associazione ben nota di quella città, il Sermig, negli oltre cinquant’anni della sua attività. Un impegno riassunto in uno slogan efficace, semplice ma efficace: abbiamo percorso chilometri come se fossimo andati 100 volte sulla luna. Questo è il volontariato: genera valore economico, effetti di moltiplicazione e anche risparmi consistenti per i conti pubblici”.
“E’ il disinteresse nei confronti delle altre persone, nei confronti della società, a provocare diseconomie, determinando inoltre fratture sociali, esclusione, deserto. – ha concluso il presidente Il volontariato esprime in questo senso anche una dimensione di cittadinanza attiva, partecipe delle finalità, ripeto, indicate dalla Costituzione. La giustizia, premessa della pace, si realizza iniziando dal basso, da quel che è vicino. Il volontariato è l’altro che entra nella propria vita e che l’arricchisce. Il volontariato è il nostro vivere insieme e la consapevolezza e insieme l’orgoglio di sentirsi comunità. Il volontariato è palestra di democrazia concreta, che può immettere forza vitale nelle istituzioni” è “elemento necessario in un tempo contrassegnato anche da paure suscitate da tossine messe in circolo ingannevolmente da indifferenze che non condannano la sopraffazione, la violenza, l’illegalità, l’allontanamento dalle ragioni della convivenza civile. Le tossine oscurano il futuro e il volontariato è un antidoto prodigioso, giorno per giorno con i fatti dà corpo alla speranza. Il volontariato non accetta che l’antropologia che prevalga sia l’entropia dell’individualismo”.
Schifani, ‘massimo impegno Regione per le politiche sociali’
“I dati dell’economia siciliana evidenziano una crescita assai rilevante in termini di prodotto interno lordo e di riduzione della disoccupazione, ma non sempre questo si traduce in un contenimento del disagio sociale. Intendiamo proseguire, con il massimo impegno, nel sostegno delle politiche sociali e di solidarietà”. Lo ha detto il governatore della Regione siciliana, Renato Schifani, intervenendo alla cerimonia di chiusura di Palermo capitale italiana del volontariato 2025 nel teatro Massimo, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
“Le iniziative che hanno animato questo momento di consapevolezza, ma anche di responsabilità, ospitato dalla città di Palermo hanno offerto un contributo rinnovato e concreto al contrasto verso ogni forma di povertà ed emarginazione, alla tutela della dignità umana, all’affermazione dei diritti umani e alla promozione della crescita delle comunità e delle istituzioni locali”, ha aggiunto il governatore. “Compito delle amministrazioni, a partire da quella regionale – ha proseguito Schifani – è adottare politiche capaci di assicurare servizi integrati, continui e personalizzati, come evidenziato anche dall’attuale percorso di rafforzamento del sistema socio-sanitario regionale e dei modelli di presa in carico unitaria. In questo senso il governo regionale è impegnato a sostenere interventi che favoriscono autonomia, partecipazione e qualità della vita, promuovendo una collaborazione sempre più stretta tra istituzioni, enti del terzo settore, organismi del volontariato, famiglie e professionisti”.
Lagalla, vogliamo costituire Fondazione per azioni volontariato
“Durante quest’anno, Palermo e la sua provincia hanno mostrato il loro volto più autentico: quello di una terra che, da secoli, privilegia l’inclusione e l’accoglienza e che oggi vuole testimoniare di sapersi prendere cura dei più vulnerabili ed emarginati, di non rassegnarsi alla violenza e alla cultura mafiosa, di adoperarsi per trasformare le incalzanti criticità attuali in un fattore propulsivo di solidale cambiamento collettivo. Da qui l’intendimento di procedere, quale eredità permanente di questo 2025, alla costituzione di una Fondazione di Comunità dell’Area metropolitana di Palermo, con l’obiettivo di assicurare efficace raccordo istituzionale e multilivello alle azioni di volontariato”. Lo ha detto il sindaco di Palermo Roberto Lagalla nel suo intervento alla cerimonia di chiusura di Palermo Capitale italiana del volontariato 2025, in corso nel teatro Massimo alla presenza del Capo dello Stato, Sergio Mattarella.
“Nel corso dell’anno, attraverso l’impegno di oltre 2.500 enti no-profit e di circa 45.000 volontari, che hanno animato centinaia di eventi territoriali distribuiti in tutta l’area metropolitana, abbiamo visto i borghi ed i quartieri aprirsi agli open day della solidarietà; assistito a importanti momenti di confronto e collaborazione tra associazioni, scuole, imprese, parrocchie; vissuto occasioni nelle quali le comunità si sono ritrovate sulle strade con autentico sentimento di partecipazione”, ha aggiunto il sindaco. E “dietro i dati ufficiali, i fatti raccontano le tante e belle storie di chi, spesso in silenzio, ha generosamente donato tempo, competenze, vicinanza, anche più semplicemente un sorriso o una carezza”, ha aggiunto Lagalla.
Tomasini (CSVnet), giovani chiedono spazi e impegno
“Chiudiamo un anno importante non solo per Palermo, ma per l’intero Paese. Dal 2022, da Bergamo a Cosenza, a Trento e quest’anno Palermo, ogni Capitale italiana del volontariato è stata un laboratorio a cielo aperto, dove si mescolano nuove e tradizionali forme di partecipazione e attivazione delle persone. Ogni secondo, ogni minuto, ogni ora: ogni contributo conta. Ogni gesto, piccolo o grande che sia, libero, spontaneo, e concreto porta con sé un valore speciale perché produce cambiamento”. Così Laura Tomasini, presidente di CSVnet, l’associazione nazionale dei Centri di servizio per il volontariato che gestisce il progetto di Capitale italiana in partenariato con Forum nazionale del terzo settore e Caritas italiana e in collaborazione con l’Anci.
“La Capitale è diventata una piattaforma di collaborazione istituzionale e un’occasione concreta per mettere in relazione amministrazioni, organizzazioni e cittadini attivi”, ha detto Tomasini nel suo intervento alla cerimonia di Palermo, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella. “Non è mai stata una vetrina, ma un processo che accompagna i territori nella costruzione di strategie di sviluppo del volontariato, integrandosi con le loro priorità politiche e sociali – ha proseguito – In questo percorso sta emergendo con forza anche il contributo delle giovani generazioni, che chiedono forme nuove di impegno, linguaggi più inclusivi e spazi in cui poter portare creatività, competenze e responsabilità”. “Oggi Palermo passa il testimone a Modena, Capitale italiana del volontariato 2026 in un anno particolarmente significativo, che le Nazioni Unite hanno dedicato ai volontari per lo sviluppo sostenibile – ha concluso – È una transizione che non è solo simbolica: è l’invito a proseguire un percorso di corresponsabilità, a custodire ciò che è stato costruito e a immaginare nuovi modi per rafforzare la partecipazione e la solidarietà”.






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