Antonio Taibi era nato Palermo 47 anni fa ed era cresciuto nella zona di piazza Europa, dove ancora abitano i genitori Maria e Carlo. Il carabiniere ucciso ieri a Carrara, che lascia la moglie e i due figli, di 16 e 21 anni, è statao ricordato con commozione dagli amici che ancora lo ricordano con affetto chiamandolo “il gigante buono”.

Antonio era già grande e grosso quando, giovanissimo giocava a pallone nel suo quartiere e frequentava la parrocchia dostra Signora delle Nazioni in Sant’Eugenio Papa. Il suo profilo Facebook è stato riempito da decine di messaggi commossi di amici increduli.

Poco dopo la sua morte per mano di un 72enne che non aveva perdonato a Taibi di aver fatto il suo dovere arrestando più volte i figli per reati legati al possesso e allo spaccio di droga.

Taibi amava trascorrere le vacanze estive anche a Ventimiglia di Sicilia, dove è nata la madre Maria Portuese. Il sindaco del paese, Antonio Rini, proclamerà il lutto cittadino.