I carabinieri del Nucleo antisofisticazioni e sanità di Palermo hanno multato nove locali nel capoluogo siciliano e in provincia. Sono stati denunciati cinque titolari per le gravi irregolarità trovate nei pub e ristoranti. Sequestri sono stati effettuati anche nel trapanese e controlli anche nell’area dell’Agrigentino

Rafforzati i controlli in vista dell’estate

I militari del Nas, in queste ultime settimane, hanno rafforzato i controlli in vista dell’arrivo della stagione estiva e del periodo che si prevede di maggior afflusso nei locali non solo da parte degli stessi siciliani ma anche dei tanti turisti attesi sull’isola. Controlli destinati a garantire la sicurezza alimentare e la tracciabilità del prodotto.

59 ristoranti controllati a maggio

Nel corso del mese di maggio il personale del Nas ha ispezionato 59 ristoranti trovando in 9 esercizi di Palermo e Bagheria nel Palermitano irregolarità documentali e carenze igienico-sanitarie. Le multe ammontano a 15.900 euro. Nel corso dei controlli sono stati sequestrati 516 chili di alimentari, principalmente prodotti ittici e si è proceduto alla sospensione dell’attività di 2 esercizi.

Le violazioni contestate

Le principali violazioni contestate sono state in relazione a gravi carenze igieniche dei locali o delle modalità di conservazione degli alimenti, mancanza di documentazione attestante l’origine dei prodotti, omissioni nelle procedure di autocontrollo nel rispetto del sistema Hacpp, mancate comunicazioni sull’utilizzo di attrezzature e modifiche ai locali sulle registrazioni sanitarie. In un caso, una dipendente è risultata sprovvista di attestato di formazione per il personale alimentarista.

Controlli anche nel Trapanese e nell’Agrigentino

Nel corso delle verifiche, estese anche alle province di Agrigento e Trapani, è stata rilevata una violazione ad Alcamo in provincia di Trapani, in un negozio di alimenti etnici, nei cui locali sono stati trovati 140 litri di olio di oliva contenuti in bidoni di plastica privi di etichette e mancanti della documentazione circa l’origine del prodotto. Per l’alimento di origine ignota è scattato il sequestro.

Sequestrati capi di bestiame

in un’altra operazione condotta sempre dai carabinieri del Nas ma insieme ai militari della stazione e del centro anticrimine natura-nucleo cites-distaccamento di Punta Raisi e i veterinari dell’Asp hanno sequestrato in un’area agricola 23 capi di bestiame fra ovini ed ovini, senza contrassegni di identificazione. I carabinieri hanno multato l’allevatore con 3.098 euro, per aver richiesto i marchi auricolari all’ufficio veterinario competente.

Articoli correlati